"Rincorsi, offesi e minacciati da
un gruppo di tifosi locali". E' la denuncia del consigliere
regionale della Campania Pasquale Di Fenza che segnala un
"tentativo di aggressione" ai danni suoi e di un suo amico,
ieri, al termine della partita Frosinone-Napoli, vinta dagli
azzurri.
I fatti, si legge in una nota di Di Fenza, si sono verificati
al termine della gara quando il consigliere regionale,
capogruppo di Centro Democratico, e il suo amico, sono stati
inseguiti da 4 tifosi ciociari che avrebbero inveito nei loro
confronti apostrofandoli "napoletani di m.". Al culmine
dell'inseguimento i quattro hanno bloccato l'amico di Di Fenza,
che ha negato di essere un tifoso del Napoli "per evitare il
contatto".
"Sono molto dispiaciuto per quanto accaduto, non è possibile
che dopo una partita di calcio, bisogna avere paura di
abbandonare lo stadio perché dei balordi sono pronti a dare
sfogo alle proprie frustrazioni", dichiara Di Fenza. "Desidero
ringraziare il Presidente del Frosinone Stirpe che mi ha
concesso gli accrediti in tribuna per assistere alla partita, mi
complimento con la società e la prefettura che hanno organizzato
un servizio d'ordine ottimale, peccato per questa brutta macchia
che fa male al calcio, alla tifoseria ciociara e alla Seria A.
Abbiamo avuto tanta paura ma fortunatamente ce la siamo cavata.
Poteva finire molto male. Non è la prima volta che episodi
drammatici, come la morte del giovane Ciro Esposito, iniziano
proprio cosi, da un tentativo di aggressione. Con il nuovo
governo - conclude - ci auguriamo che si cambi passo negli
stadi".
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