Standing ovation, cinque minuti di
applausi, per l'evento centrale del Ravello Festival, 'L'oro del
Reno', che ha portato la musica di Wagner nel suo Giardino di
Klingsor. Una esclusiva per l'Italia, quella di iera sera a
Villa Rufolo che, tra palco, cielo e mare, ha fatto ascoltare la
musica di Wagner come la voleva Wagner.
"Eseguire qui Wagner ha un sapore diverso. È emozionante
pensare che il compositore sia passato di qui e abbia trovato il
Giardino di Klingsor", ha detto Kent Nagano, direttore e
principale protagonista assieme a Jan Vogler, direttore del
Festival Musicale di Dresda, del grande progetto internazionale
di rilettura della Tetralogia wagneriana del quale Das Rheingold
è il primo atto.
Attorno all'evento centrale di questa 71esima edizione del
Ravello Festival c'era tanta curiosità. Curiosità tradotta in
sold out per l'appuntamento che ha riportato a Ravello
l'esecuzione integrale di un'opera del nume tutelare Richard
Wagner in una versione frutto di un lunghissimo studio
filologico "Dopo 7 anni di ricerche si può ascoltare la musica
di Wagner come la voleva Wagner e come lui l'aveva concepita"
aveva spiegato alla vigilia Nagano. I 102 professori d'orchestra
della Dresdner Festspielorchester unita al Concerto Köln e i 14
interpreti hanno trasportato il pubblico della Città della
Musica nell'universo wagneriano che grazie alla sapiente guida
di uno straordinario Nagano ha pulsato in tutta la sua forza
originaria, epurata da tutte le sovrastrutture figlie del
trascorrere del tempo.
Enorme lavoro il che è stato condotto sulla prassi esecutiva,
sulla pratica costruttiva degli strumenti e sulla dizione ed
intonazione della lingua tedesca dei tempi di Wagner. Grazie
all'uso degli strumenti dell'epoca il bilanciamento tra la massa
orchestrale e gli interpreti vocali è risultato eccellente tanto
da rendere sempre il cantato in maniera intelligibile.
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