Torna ad accendersi la luce
arcobaleno su Villa Lysis, a Capri, per la terza edizione di
CapriArt* - Arte come rivendicazione di genere, il festival
diretto da Mauro Gioia. Dal 7 al 27 settembre, quattro
appuntamenti al tramonto, per "restituire la giusta narrazione a
storie e personaggi che per ragioni di genere sono stati
penalizzati nella loro produzione artistica".
A partire dalla riscoperta di Edmonia Lewis, la musa di
questa edizione dedicata agli Stati Uniti. Prima scultrice nera
e gender della storia, la rivoluzionaria artista fuggì da una
Boston in piena Guerra Civile e si trasferì nel 1866 a Roma dove
visse, e creò, insieme a un collettivo di scultrici donne che
combattevano il patriarcato. La sua storia torna a rivivere il 9
settembre nell'interpretazione dell'attrice Ira Fronten nello
spettacolo Wildfire.
Altra riscoperta, I Neoplatonici, pamphlet omoerotico
ambientato nell'antica Grecia. Composto dal Luigi Settembrini
nella seconda metà dell'Ottocento, fu rinvenuto nella Biblioteca
di Napoli nel 1937, censurato lungamente e pubblicato soltanto
nel 1977. In una delle prime rappresentazioni in Italia, il 7
settembre l'attore Massimo Verdastro ne eseguirà una lettura
accompagnato dall'arpa di Gianluca Rovinello.
L'8 settembre va in scena Garden Party, una festa-spettacolo
ispirata a Truman Capote. Il Kulturscio'k live art collective di
Alessia Siniscalchi presenterà un adattamento della scandalosa
opera Côte Basque e della short story Kindred Spirits composte
dallo scrittore americano, uno sguardo critico sulle ipocrisie
della "società delle apparenze".
Spazio anche alla musica. In apertura della serata del 9
settembre con il live Caprilegio di Syrene, progetto musicale di
Margherita Laterza che guarda alle radici del territorio caprese
e alla straordinaria fluidità del personaggio della sirena.
Il festival si concluderà il 27 settembre al Centro Ignazio
Cerio con il concerto del quartetto d'archi Ombra Felice.
Formazione francese tutta al femminile guidata da Béatrice
Muthelet che alla sua terza esibizione al CapriArt* omaggia la
compositrice contemporanea americana Caroline Shaw.
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