Caivano è "un inferno in terra", bisogna "istituire uno stato d'assedio vero e proprio militare". Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca commentando lo stupro di gruppo subito da due ragazzine.
"E' un'espressione forte - ha detto - ma non riesco a trovarne un'altra. Dobbiamo dire con grande spirito di verità che a Caivano lo Stato non esiste, nonostante l'impegno di forze dell'ordine estremamente limitate. Serve uno stato d'assedio come si fa quando mandiamo i reparti militari nei luoghi di guerra. Dobbiamo decidere che per un anno bisogna togliere l'aria ai delinquenti che trafficano in droga".
"Caivano è l'inferno in terra - ha affermato De Luca rispondendo a margine di una conferenza stampa - ma questo lo sapevamo già da quando hanno scaraventato dall'ultimo piano la piccola Fortuna dopo averla violentata. Anche allora è passata la prima ondata di emozioni, per questo non ho voluto neanche parlarne in questi giorni. Sono stato in silenzio - ha detto - per alcuni giorni per non unirmi al coro delle solidarietà pelose che sono diventate per me insopportabili".
"Avremo domani mattina - ha annunciato - un incontro con il commissario di governo al comune di Caivano e con i dirigenti scolastici per mettere a punto un ulteriore programma di intervento su Caivano, avendo la Regione Campania fatto da supplenza ad altre istituzioni. Ricordo che le due istituzioni competenti sui problemi di Caivano sono il Comune e il Governo nazionale dal punto di vista della sicurezza".
A Caivano "la Regione Campania- ha detto ancora De Luca - è l'unica che ha attuato interventi proprio al Parco Verde di Caivano. Abbiamo realizzato due campi sportivi che abbiamo dato in gestione all'associazione di Caivano 'Un'infanza da vivere'. Ricordo anche che a Caivano la Regione ha finanziato nell'ambito del programma Scuola Viva un intervento di oltre 1,2 milioni di euro per 4 istituti scolastici e altri interventi nel campo dell'edilizia scolastica". "Abbiamo destinato 900.000 euro - spiega De Luca - al piano sociale di zona per gli interventi di ascolto e di aiuto alle famiglie. Nel nostro lavoro abbiamo fatto le uniche cose che si siano fatte dal punto di vista sociale a Caivano, ovviamente a questo si aggiunge il lavoro generale fatto contro la dispersione scolastica, con i voucher per l'attività sportiva per le famiglie e le borse di studio per le famiglie, il contrasto alla dispersione con il trasporto gratuito". Secondo De Luca "dobbiamo fare ancora di più, chiarendo che stiamo facendo un lavoro di supplenza rispetto ad altre istituzioni. In questo momento il Comune di Caivano è commissariato e dovremo parlare in questi giorni con il commissario di governo per il prossimo futuro. Ma intanto affrontiamo il problema sicurezza perché senza questo stiamo perdendo tempo a Caivano come in altri territori della Campania, dove la vita di un essere umano vale 500 euro. A chi vogliamo chiedere di fare lotta alla camorra, a un padre di famiglia che sta in queste condizioni? Ci prendiamo in giro".
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