Ha confermato al gip del tribunale
dei Minorenni di Napoli Valeria Veschini la confessione resa
durante l'interrogatorio in Questura, il 16enne che all'alba del
31 agosto scorso, nella centralissima piazza Municipio, ha
ucciso con tre colpi di pistola il musicista 24enne
Giovanbattista Cutolo al culmine di una lite scoppiata per uno
scooter parcheggiato male.
L'udienza è durata circa un'ora e mezza. Il giovane - secondo
quanto riferisce il suo legale, l'avvocato del Foro di Santa
Maria Capua Vetere Davide Piccirillo - è sembrato più cosciente
della tragedia causata e con un atteggiamento più remissivo
rispetto a quello mostrato in occasione del fermo.
Al giudice ha detto di essersi solo difeso e che la pistola -
trovata e di proprietà del gruppo - gliel'ha passata uno dei
suoi amici, un maggiorenne, che ha preso parte alla rissa. Il
giovane ha riferito di avere sparato mentre Cutolo gli veniva
incontro con fare minaccioso.
Il gip ha cercato di farsi dire dall'indagato quale fosse la
provenienza della pistola e soprattutto quale dei ragazzi
coinvolti la custodisse.
Il pm Francesco Regine ha chiesto al giudice la custodia
cautelare in carcere per il 16enne mentre l'avvocato ha invocato
invece gli arresti domiciliari oppure, in alternativa,
l'affidamento a una comunità. Il giudice si è riservato la
decisione che dovrebbe giungere nelle prossime ore.
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