In 35.000 hanno fatto domanda per
partecipare al musical 'Mare fuori' diretto da Alessandro Siani,
un sogno che si realizzerà solo per pochi. Oggi, a Napoli, nel
centralissimo teatro Augusteo, i provini riguardano 350 di
questi ragazzi. Sono speranzosi, un po' preoccupati ma felici,
pieni di vita. Lo stesso entusiasmo di un altro giovane che
condivideva con loro l'amore per l'arte, e la musica in
particolare: Giovanbattista Cutolo, ucciso da un ragazzino dopo
una lite banale. Ieri, ai funerali, il grido della sorella:
"Napoli sei tu, non è Mare Fuori, Gomorra", ha detto. Una presa
di distanza, e forse anche un atto d'accusa, nei confronti delle
serie e dei film che rischiano di mitizzare personaggi negativi
e farli diventare un esempio.
Ma per gli aspiranti attori del musical questo rischio non
c'è. "Queste serie non c'entrano niente con la criminalità, anzi
insegnano a fuggirne", dice Giovanni, che fa l'attore da tre
anni e ora vuole "sfondare". Il suo pensiero è che, serie o non
serie, è comunque difficile crescere in determinati quartieri di
Napoli: "ma con la propria forza e con quella della famiglia,
che è fondamentale specie nell'adolescenza, ognuno può provare a
coronare i propri positivi obiettivi". Riguardo alla città,
secondo Giovanni c'è molto più di buono di quello che appare, o
si dice. "Napoli ieri in Piazza del Gesù (dove si sono svolti i
funerali - ndr) ha dimostrato una grande reazione positiva, che
non si può chiudere gli occhi e pensare che non sia accaduto
niente". Pure Cristina, anche lei aspirante attrice del musical,
è dell'avviso che non vi siano collegamenti tra serie tv e
realtà: "Ho visto Gomorra e Mare Fuori - dice netta - e non ho
mai ammazzato nessuno o messo le mani addosso. I problemi non
arrivano dalle serie tv, ma molto spesso dai problemi della
famiglia in cui si cresce e per questo bisogna aiutare i ragazzi
da un punto di vista sociale, della scuola".
Secondo Alessandro Siani, "Napoli è tante cose, ci sono tante
sgfccettature da conoscere. E quindi, credo che sia utile
bilanciare la visione di film e serie tv. Se vedi 'Benvenuti al
sud' devi vedere anche 'Gomorra', se vedi 'Un posto al sole'
devi vedere 'Mare fuori'. Ma attenzione, c'è un punto fermo: le
persone che sbagliano, che fanno del male, non devono mai
rappresentare degli eroi. Nelle mie storie, che sono favole, non
è mai capitato e i ragazzi devono capire bene che quelli non
sono esempi da seguire. Noi qui, da questo palco, cerchiamo di
dare una possibilità, una speranza".
"Nel musical - spiega Siani - vediamo ragazzi cantare,
ballare e interpretare la salvezza. Un ruolo centrale è proprio
quello dell'educatore, il cantante Andrea Sannino. E nel copione
ho inserito un momento in cui dico: 'ma se i ragazzi non
avessero preso questa strada, cosa sarebbe accaduto?'". Siani ha
parlato con la mamma di Giogiò, è in contatto con la famiglia "e
insieme a loro dico che non voglio vedere l'esercito nelle
strade per tre giorni e poi niente più, ma voglio che a Napoli
succeda qualcosa di importante e di concreto per far crescere
bene i nostri ragazzi. Quello che è accaduto è terribile, non
deve continuare e non deve succedere mai più".
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