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Allo sportello del Reddito il barista attende il corso

Allo sportello del Reddito il barista attende il corso

Vincenzo Fiano aiuta chi lo ha perso.'Sono spaesati e impauriti'

CASERTA, 07 settembre 2023, 21:09

Redazione ANSA

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Protesta a Napoli per reddito di cittadinanza, bloccata galleria - RIPRODUZIONE RISERVATA

Protesta a Napoli per reddito di cittadinanza, bloccata galleria - RIPRODUZIONE RISERVATA
Protesta a Napoli per reddito di cittadinanza, bloccata galleria - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il barista 50enne, con pochissimi anni di contributi, avendo lavorato da 20 anni sempre in nero, vorrebbe formarsi, è iscritto da qualche mese al progetto Gol "ma i corsi non sono mai partiti". E intanto ha perso il reddito di cittadinanza, e ora non sa come andare avanti. Lo racconta Vincenzo Fiano, responsabile dello Sportello per il reddito del Centro sociale Ex Canapificio di Caserta, che assiste centinaia di famiglie e persone che fino a poche settimane fa percepivano il reddito di cittadinanza. Uno spaccato di difficoltà in una provincia che ha avuto tante famiglie che hanno fatto ricorso al reddito di cittadinanza.
    Le storie che si incrociano davanti alla scrivania di Fiano sono tante. C'è una famiglia - racconta - che perderà quasi sicuramente il reddito non rientrando più nei requisiti. E insieme anche la casa. Il Rdc dava diritto anche al contributo per il fitto e avendo il proprietario di casa chiesto un anno di pigione anticipata rischia di non avere un tetto.
    Fiano parla anche dei corsi di formazione e dello spaesamento che c'è in questo momento di cambiamento. Ci sono poi tanti ex percettori - dice - impauriti per il futuro, visto che il supporto formazione e lavoro, partito dal primo settembre prevede un contributo mensile di 350 rinnovabile una sola volta.
    L'esperienza passata è quella di corsi di formazione che partono a singhiozzo, e spesso non formano realmente.
    Insomma sono tante le criticità che la sospensione del reddito di cittadinanza sta provocando per gli utenti come per chi deve gestire, tra uffici del lavoro, Caf e sportelli di associazioni, l'enorme flusso di persone che tra Caserta e Napoli si ritrova senza un sostegno. "Il reddito di cittadinanza - dice Fiano - è uno strumento che ha permesso allo Stato di entrare in determinate realtà degradate, come ce ne sono tante tra le province di Caserta e Napoli, e di dare a molte persone, che fino a poco prima erano sfruttate nel lavoro con paghe da fame, di avere un potere contrattuale maggiore con i datori di lavoro. Queste persone si trovano ora ad affrontare difficoltà enormi, a dover accettare di essere nuovamente sfruttate per poter lavorare e sopravvivere. Perché i corsi di formazione sono pochi, e molti non sono ancora partiti, e non tengono inoltre conto del fatto che molti ex percettori sono persone che avevano un lavoro e magari l'hanno perso, e non è facile formarle da zero e renderle immediatamente pronte per il mercato del lavoro".
    Il progetto Gol, ad esempio, è previsto dal Pnrr, attuato da Regioni e Province autonome sulla base dei Piani regionali approvati da Anpal, dispone di 4,4 miliardi di euro ed entro il 2025 dovrebbe coinvolgere 3 milioni di beneficiari, di cui 800.000 in attività formative, 300.000 delle quali relative alle competenze digitali. Ma, magari sarà l'estate, magari sarà che serve del tempo, per il barista 50enne, con pochissimi anni di contributi e con la voglia di formarsi, il corso non è ancora partito.
   

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