"Una delle tante storie di
ordinaria follia del nostro Paese: quella dell'Isochimica di
Avellino è una ferita ancora sanguinante". Lo ha detto il
presidente nazionale di Legambiente, Steano Ciafani, a margine
di un incontro che ha preceduto nel capoluogo irpino la festa
organizzata dalla associazione ambientalista.
Ciafani ha incontrato un gruppo di ex lavoratori
dell'Isochimica, con i quali si è impegnato a chiedere un
incontro urgente al ministro del Lavoro e delle Politiche
sociali, Marina Calderone: "Il governo - ha detto Ciafani - deve
dar seguito all'impegno preso dal precedente governo di
garantire il risarcimento dei danni subiti dagli ex
scoibentatori: sono lavoratori che hanno servito il Paese,
ammalandosi e molti perdendo la vita per la prolungata
esposizione all'amianto". Ciafani ha poi difeso l'economia
circolare, indispensabile per chiudere la gestione del ciclo dei
rifiuti in Campania: "Non comprendo le proteste di chi,
giustamente, si lamenta della realizzazione di nuove discariche
o del loro ampliamento e dell'apertura di nuovi
termovalorizzatori, ma parallelamente contesta anche gli
impianti dell'economia circolare: visto che il raggio cosmico
della navicella di Star Trek non è stato inventato - ha concluso
- se i rifiuti non vanno negli impianti di riciclo continueranno
ad andare in discarica e nei termovalorizzatori. Men che meno
capisco le proteste, anche in Irpinia, contro la realizzazione
di un biodigestore, che produce compost e bio metano e non
costituisce un pericolo per la salute dei cittadini". Sulle
energie rinnovabili, Ciafani ha sostenuto che "l'Italia deve
fare come la Germania per rendersi autonoma". "Incrementare
eolico, in terra e a mare, e fotovoltaico per ricavare il cento
per cento dell'energia elettrica da fonti rinnovabili: oggi, il
68 per cento dell'approvvigionamento continua ad essere prodotto
da gas, carbone e petrolio".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA