È tutto pronto per la 58esima
edizione della Capri-Napoli trofeo Farmacosmo. Con il
tradizionale brindisi al Gran Caffè Gambrinus e la foto di tutti
i nuotatori in piazza del Plebiscito, sono terminate le fasi di
avvicinamento alla sfida in programma domani che vedrà in acqua
venti nuotatori (quindici uomini e cinque donne).
Tre atleti sono stati costretti a dare forfait: si tratta del
vincitore 2020 e detentore della migliore prestazione maschile,
l'olandese Marcel Schouten; l'argentina Romina Imwinkelried
(terza nel 2019); la vincitrice delle ultime due edizioni tra le
donne, la francese Caroline Jouisse. Proprio il ritiro della
29enne transalpina complica i pronostici della vigilia. A
contendersi il titolo in particolare saranno le tre argentine
Mayte Puca (all'esordio), Erika Yensen (già sesta nel 2019) e la
veterana Vanesa Rita Garcia, 39 anni, che con la gara di domani
toccherà quota dodici partecipazioni, eguagliando il primato
della connazionale Pilar Geijo. Pronte a sovvertire i pronostici
la cilena Mahina Valdivia e l'italiana Elena Lionello, che a 33
anni può puntare ad un grande risultato.
Azzurri favoriti in campo maschile: in lizza ci sono il
vincitore delle ultime due edizioni, Alessio Occhipinti;
Francesco Ghettini, primo nel 2018; Mario Sanzullo, secondo lo
scorso anno nella gara fermata dopo quattro ore a causa delle
cattive condizioni marine e campione europeo 2022 nella 25 km.
Curiosità per gli esordi di Federico Burdisso, plurimedagliato
in vasca e che per la prima volta si cimenta in una gara in mare
aperto, e Giuseppe Ilario, 19enne napoletano bronzo ai mondiali
giovanili nella 10 km. A completare la folta pattuglia italiana
Marco Inglima e Niccolò Ricciardi. A provare a strappare
all'Italia una Capri-Napoli storica, in quanto arriva a 70 anni
dalla prima edizione, saranno il macedone Evgenij Pop Acev
(primo nel 2016 e tre volte secondo nel 2014, 2014 e 2015), gli
argentini Aquiles Balaudo, Santiago Petrucci e Matias Diaz, il
brasiliano Matheus Evangelista, l'altro macedone Alehander
Ilievski, il canadese William Racine e il cileno Ignacio Valdes.
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