Non aveva accettato il
fatto che la compagna, a seguito di un intervento chirurgico per
combattere l'obesità, avesse cambiato il proprio aspetto fisico.
Un'operazione dopo la quale la donna, convivente dell'uomo, era
entrata in una spirale di minacce e violenze durate oltre due
anni. A mettere fine a queste vessazioni sono stati gli agenti
del commissariato di polizia di Castellammare di Stabia (Napoli)
che, in esecuzione di un'ordinanza di custodia in carcere emessa
dal gip del tribunale di Torre Annunziata su richiesta della
Procura, hanno arrestato l'uomo, 42 anni.
È accusato di maltrattamenti in danno della compagna
convivente. I fatti sarebbero iniziati nel 2021 e sarebbero
andati avanti fino allo scorso 3 settembre. Stando alle
indagini, il quarantaduenne avrebbe attuato comportamenti
vessatori e violenti legati a futili motivi di gelosia nei
confronti della compagna, non accettando il suo cambiamento
fisico a seguito di un intervento chirurgico per obesità. A
causa di queste violenze psicofisiche, la donna aveva deciso di
rifugiarsi in una struttura protetta. Stando a quanto appurato
dagli inquirenti, l'uomo avrebbe più volte aggredito, sia
fisicamente sia verbalmente, la convivente, arrivando a
controllarla in maniera ossessiva, fino ad impedirle di uscire
da sola anche solo per fare la spesa.
Ne avrebbe inoltre controllato l'abbigliamento e si sarebbe
impossessato del telefono cellulare per consultare le singole
conversazioni. Inoltre, lo scorso agosto l'avrebbe
schiaffeggiata e minacciata di morte e il primo settembre
l'avrebbe aggredita, afferrandola per il collo, ferendola ad un
dito. Il quarantaduenne è stato portato nel carcere napoletano
di Poggioreale.
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