Otto mesi di arresto, 25mila euro
di ammenda e anche la confisca dei terreni abusivamente
lottizzati e delle opere realizzate qualora la sentenza dovesse
passare in giudicato: lo ha deciso la terza sezione penale del
Tribunale di Napoli (giudice Alessandro Cananzi) al termine del
processo sulla lottizzazione abusiva attraverso la quale sarebbe
stata illegale realizzata a Posillipo una nota struttura
turistico-ricettiva, chiamata "Valle dei Re".
Il giudice ha disposto anche una provvisionale da 25mila euro
immediatamente esecutiva e la condanna dell'imputato, un uomo di
59 anni, gestore e conduttore del complesso, al risarcimento dei
danni al Comune di Napoli che nel procedimento giudiziario si è
costituito parte civile.
Si conclude così il processo di primo grado per la lottizzazione
abusiva di una zona panoramica di particolare pregio della città
di Napoli, a Posillipo, con tanto di vista sul Golfo partenopeo
e sul Vesuvio, che dista una manciata di metri dal Parco
Virgiliano.
La zona su cui è stata realizzata la struttura venne sequestrata
il primo ottobre 2021 dal gip Valentina Gallo al termine di
indagini della Polizia Locale coordinate dai magistrati della
sezione reati ambientali (sostituto procuratore Gennaro Damiano,
procuratore aggiunto Pierpaolo Filippelli) dell'ufficio
inquirente partenopeo.
Secondo quanto è emerso dagli accertamenti il terreno agricolo
di 6659 metri quadrati in questione è sotto tutela
paesaggistica: si trova in via Tito Lucrezio Caro e la parte
sfruttata per la "Valle dei Re" è ampia 1783 metri quadrati.
Lì, secondo gli inquirenti, e adesso anche secondo il Tribunale,
sono stati realizzati illegalmente uffici, bar, dispense, aree
di intrattenimento e ristorazione, piscina, solarium e varie
attrazioni ludiche violando "le prescrizioni degli strumenti
urbanistici e della normativa di settore".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA