"Con la Meloni dopo il carteggio
più nulla, solo scambi whatsapp, molto gentili. L'abbiamo
invitata alla prima a Roma ma era a New York, ci ha chiesto di
vedere poi il film in maniera privata". Luca Trapanese,
assessore al Welfare del Comune di Napoli e papà di Alba, bimba
affetta da sindrome di down, presenta al Napoli Film festival
'Nata per te' di Fabio Mollo, che si basa sulla sua vicenda,
primo caso in Italia di affido e poi adozione a un single.
Nel marzo scorso scrisse alla Presidente del Consiglio
invitandola a mangiare una pizza con lui e Alba ("solo per dirle
che non esiste differenza tra le nostre famiglie"), dal 5
ottobre (150 copie con Vision) prodotto da Cattleya, il film
esce nelle sale italiane. "Non mi sentivo un eroe - ricorda
Trapanese rivedendosi interpretato da Pierluigi Gigante -
ascoltavo il mio desiderio di paternità. Conoscevo bene il mondo
della disabilità e non ho dovuto superare nulla. Il film non è
l'esaltazione di una storia ma ci fa interrogare su una
legislazione ferma dal'83. Tutte le famiglie hanno diritto di
essere sostenute e accompagnate. Il Tribunale di Napoli è
all'avanguardia, mai mi hanno chiesto se fossi omosessuale, lo
dissi io. Si focalizzarono sul bene di Alba".
Mollo ha ripercorso la costruzione del progetto: "Luca mi ha
aperto le porte della sua famiglia. Il meraviglioso cast ha dato
anche un contributo umano, e si vede nel film. Napoli è stata
importante, girare qui mi metteva timore. La cosa più bella di
questa storia è che tutto è successo a Napoli". Per Gigante"
interpretare Luca è stato un viaggio meraviglio a livello
umano". L'avvocatessa è Teresa Saponangelo: "Sono stata
coinvolta anche nella scrittura personaggio, un avvocato non
stereotipato non aggressivo non schierato ma capace di essere
empatica, anche lei single divisa tra lavoro e famiglia". Nel
finale del film si ascolta 'Il mio canto libero' di Battisti, è
stato difficile averne la concessione dagli eredi? "Mi piace
pensare che l'abbiano fatto proprio perchè il contenuto di
questa storia è importante. E che anche loro abbiano pensato che
la canzone parlasse proprio di Luca e Alba" racconta Mollo.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA