"In questo momento non ci sono
collegamenti ufficiali da parte dell'Ingv tra il bradisismo e la
possibile eruzione dei Campi Flegrei". Lo afferma all'ANSA Italo
Giulivo, direttore generale della Protezione civile della
Campania.
Il Piano di emergenza che esiste su Pozzuoli e su aree vicine
al Comune riguarda l'eruzione, non il terremoto per il
bradisismo in atto. Se si passasse allo stato arancione di
pre-eruzione inizierebbe una valutazione tecnico-scientfica in
base alla direttiva della Protezione Civile nazionale e poi ci
sarebbe un possibile decreto del governo per l'evacuazione, a
cominciare dai turisti, con il divieto di determinate attività
(ad esempio quelel ludiche all'aperto) e una spinta ad evacuare
i residenti nelle aree più a rischio, tranne quelli che per
situazioni personali (persone con handicap, figli piccoli,
genitori anziani) possono restare a Pozzuoli, almeno fino al
livello rosso, che comporta l'obbligo di evacuazione per tutti.
"Lo sciame sismico in atto - sottolinea Giulivo - è un
movimento del terreno che si gestisce anche avendo la piena
conoscenza della vulnerabilità delle singole strutture. Se
quindi un condominio ha un livello di resistenza sismica
adeguato si sa che quell'edificio resiste: del resto, la
Protezione civile nazionale sottolinea che non è mai caduto un
fabbricato a Pozzuoli per il bradisismo. Se invece c'è una casa
vetusta, costruita anticamente senza manutenzione o abusiva o in
cui sono state fatte sopraelevazioni abusive si deve avere la
coscienza di chiedere una valutazione a un ingegnere
specializzato". Un'indagine che ha dei costi e su cui c'è anche
una pressione della gente di Pozzuoli affinchè ci sia un
finanziamento pubblico dei controlli, che al momento non è
previsto. Intanto con il bradisismo in atto "lavoriamo sul
sollevamento del suolo e stiamo verificando - spiega Giulivo -
se porta problemi nelle fognature, nei tunnel della Cumana e il
6 ottobre faremo una riunione per verificare la situazione
attuale di queste aree".
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