"Stiamo lavorando a un grande
programma di valorizzazione sostenibile dei siti archeologici
del Parco e del territorio che gravita intorno, nell'ottica del
'museo diffuso'. Dobbiamo essere orgogliosi di quello che siamo
riusciti a fare a Pompei, soprattutto per aver speso le risorse
con onestà ed efficacia, producendo risultati tangibili. Con il
successo del Grande Progetto Pompei, abbiamo superato la fase
emergenziale. Bisogna ora rilanciare e sviluppare le
straordinarie potenzialità del Parco e del territorio
circostante". Lo ha detto il ministro della Cultura, Gennaro
Sangiuliano, nel corso della sua visita, insieme alla
Commissaria Ue per la Coesione e le Riforme Elisa Ferreira, ai
principali complessi monumentali restaurati e riaperti al
pubblico grazie al "Grande Progetto Pompei", co-finanziato
dall'Unione Europea.
Il ministro ha illustrato alla Commissaria UE gli
"straordinari risultati" conseguiti dal programma di interventi,
che ha portato Pompei a essere un modello di gestione e
conservazione del patrimonio culturale italiano. Si è anche
discusso del piano strategico di sviluppo del Parco archeologico
nei prossimi cinque anni. Sangiuliano ha quindi sottolineato che
nell'ultima domenica dei musei Pompei è stato il sito più
visitato d'Italia, superando anche il Colosseo. Il ministro, che
ha chiesto alla Commissaria Ferreira un ulteriore sostegno da
parte della Commissione europea per la piena attuazione del
nuovo piano di sviluppo, ha concluso dicendo che "Grazie
all'indispensabile supporto dell'Europa puntiamo alla
realizzazione di una 'Grande Pompei'. Sarà una rete di siti in
cui nei prossimi anni investiremo più di 230 milioni di euro,
insieme agli attori principali del territorio".
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