Il dimensionamento scolastico
approvato nella legge di Bilancio dal governo, costituisce "un
vulnus gravissimo per le aree interne già colpite da
spopolamento e denatalità, con conseguenze pesanti sulla vita
delle comunità nei piccoli centri". I venticinque sindaci della
Città dell'Alta Irpinia, guidati da Rosanna Repole, sindaco di
Sant'Angelo dei Lombardi e consigliere della Provincia di
Avellino, si rivolgono al presidente della Regione, Vincenzo De
Luca, affinchè intervenga per consentire alle sedi scolastiche
dell'Alta Irpinia di derogare al parametro di 900 alunni fissato
dalla legge nazionale e mantenere l'autonomia scolastica. Il
numero ottimale di alunni su cui parametrare le presidenze in
deroga dovrebbe essere invece compreso tra i 300 e i 400 alunni.
"I nostri comuni -spiega Rosanna Repole- sono in gran parte tra
i mille e i cinque mila abitanti e da tempo interessati dal
drammatico decremento demografico, causato anche dalla
progressiva diminuzione dei servizi per i cittadini. Se passasse
il parametro dei 900 alunni, si dovrebbe procedere
all'aggregazione forzosa di 8-9 sedi, avendo ogni comune una
popolazione scolastica inferiore a cento alunni. Questo
determinerebbe sul piano pratico -aggiunge la presidente di
Città dell'Alta Irpinia- enormi difficoltà per studenti e
famiglie in un territorio di montagna caratterizzato da una
orografia che rende particolarmente difficile gli spostamenti
nei mesi invernali". L'ambito territoriale di Città dell'Alta
Irpinia fa riferimento ad un territorio di 1.100 kmq con una
popolazione complessiva di poco più di 64 mila abitanti, 56 per
kmq. (ANSA)
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