A Caivano, "comune pesantemente
infiltrato dalla criminalità di tipo mafioso", "stiamo lavorando
su un doppio binario, con il ripristino del minimo delle
condizioni di rispetto della legge" e il recupero di una
"situazione di assoluto degrado". Lo afferma ad Agorà su Rai3 il
sottosegretario alla Presidenza, Alfredo Mantovano che ieri si è
recato in visita nel comune campano.
Mantovano, per fotografare la situazione, ha fatto "un
esempio su tutti: "il teatro e il centro sportivo sono stati
lasciati in totale abbandono". "In questi primi 40 giorni - ha
spiegato - c'è stato un lavoro di dotazione alle forze di
polizia e autorità giudiziaria di strumenti più incisivi, un
presidio del territorio ma soprattutto un lavoro di rimessa
nella disponibilità degli abitanti di quelle strutture
necessarie per una vita civile e degna". Il sottosegretario
plaude poi al lavoro di bonifica svolto fino ad ora evidenziando
la rimozione di 200 tonnellate di detriti "di ogni tipo" che "ci
permette di rimettere in sesto un impianto importante, con campi
da calcetto, da tennis, una piscina. Sarà pienamente operativo
entro la fine del prossimo maggio".
Ieri, ha quindi aggiunto, "ho incontrato le associazioni
presenti sul territorio, i parroci. C'è da recuperare molto
terreno, mettere in rete le realtà associative ma il raccordo
con le forze sane del territorio è fondamentale. Il riscatto di
Caivano è partito dalla denuncia di un parroco e deve continuare
in stretto rapporto con il territorio: noi non possiamo - ha
concluso - interpretare il ruolo di marines che arrivano là e
fanno una operazione ma il lavoro lo facciamo in coordinamento
con il territorio".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA