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La storica edicola di Napoli, ci salvano i patiti di enigmistica

La storica edicola di Napoli, ci salvano i patiti di enigmistica

"Internet ci sta uccidendo e anche gli abbonamenti online"

NAPOLI, 17 ottobre 2023, 19:56

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Internet ci sta uccidendo e i giornali sbagliano a insistere con gli abbonamenti online, che non fanno altro che portare il lettore sempre più lontano dalla carta". Carla Palmisano rappresenta la terza generazione dei gestori della storica edicola di via Leopardi, nel popolare quartiere napoletano di Fuorigrotta. Il sindacato di categoria della Cgil, il Sinagi, che ha organizzato in tutta Italia la notte delle edicole, ha scelto questo punto di vendita come esempio della crisi che sta attraversando la categoria.
    "Ciò che è venuta meno - insiste Carla Palmisano - è soprattutto la vendita dei quotidiani: se prendiamo ad esempio il più venduto giornale della città, solo 3-4 anni fa avevamo una media di circa cento giornali al giorno venduti, e la domenica e il lunedì anche duecento. Oggi questi numeri si sono più che dimezzati. I servizi alternativi che ci vengono proposti vanno bene, ma non sopperiscono al calo delle vendite. Oggi la nostra edicola, così come le altre, si sostiene grazie alle ricariche telefoniche, ai prodotti per bambini e ai patiti dell'enigmistica".
    Secondo l'assessora alle Attività produttive e al Turismo del Comune di Napoli, Teresa Armato, "l'augurio è che i giornali riprendano quota e che la gente torni a leggerli. Nel frattempo bisogna pensare alle edicole come front office in aiuto ai cittadini, cosa che la nostra amministrazione ha già fatto fornendo i terminal per la stampa di documenti a 33 edicole sulle 168 presenti sul territorio, dando precedenza per il momento a quelle più periferiche. L'edicola è sempre stata un punto di riferimento, bisogna approfittare di questa vicinanza alla gente per renderle più utili".
    Emanuele Lastaria, segretario provinciale Sinagi-Cgil, usa il termine "portierato sociale", parlando delle edicole: "devono essere viste, appunto - afferma - come strutture di assistenza al condominio allargato del quartiere, garantendo un'informazione libera e partecipata".
   

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