La Corte di Cassazione ha confermato
l'ergastolo inflitto a Tony Essobti Badre, il patrigno di
Giuseppe, il bimbo di otto anni ucciso a bastonate a Cardito, in
provincia di Napoli, il 27 gennaio 2019. Badre era stato
condannato anche per il tentato omicidio della sorellina più
grande di Giuseppe. La Suprema Corte ha annullato invece
l'ergastolo per Valentina Casa, madre della piccola vittima, e
ha disposto il processo di secondo grado davanti a un'altra
sezione della Corte di Assise di Appello di Napoli.
"Soddisfazione" per la decisione presa nei confronti di
Badre, è stata espressa dall'avvocato Clara Niola, legale di
Cam-Telefono Azzurro (che si costituì parte civile), che,
invece, esprime "amarezza per l'annullamento nei confronti della
mamma". "Restiamo in attesa - conclude Niola - di conoscere le
motivazioni per esprimere un commento su questa sentenza".
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