Nel 2022 i giovani che
non studiano e non lavorano, i cosiddetti Neet, sono quasi un
quinto della popolazione giovanile tra i 15 e i 29 anni, circa
1,7 milioni di ragazzi. Un dato sul quale però Claudio Durigon
preferisce guardare il bicchiere mezzo pieno: "Nel 2018 -
afferma il sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle
politiche sociali, prima del suo intervento al secondo forum
sulla formazione continua in corso a Sorrento - la
disoccupazione giovanile era al 35%, oggi siamo al 22-23%.
Quest'anno sono stati firmati più di 1,2 milioni di contratti di
lavoro: questo significa che stiamo lavorando bene".
Durigon, ospite all'iniziativa "Dare forma al futuro-La
centralità delle competenze. In Europa da protagonisti o da
spettatori?" organizzata da Fondo For.Te. in collaborazione con
24 Ore Eventi, parlando della disoccupazione giovanile, ma anche
di quella femminile (secondo gli ultimi dati forniti durante il
forum, il 43% delle donne è inattivo), ha sottolineato che
"questo è un tema fondamentale, sul quale stiamo lavorando.
Dobbiamo continuare su questa spinta, per far sì che il Sud, che
ha numeri ancora troppo negativi, possa in tal senso
rilanciarsi".
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