"In alcuni anni
l'utilizzo dei fondi per i servizi sociali a Caivano è stato
pari a zero. Ciò mi ha impressionata, ma questo dato può servire
ad indirizzare il nostro intervento, che deve essere di mettere
a disposizione le risorse alla brava gente per far si che questo
territorio possa rinascere". Lo ha detto a Caivano, parlando con
i giornalisti, la viceministra delegata alle Politiche sociali
Maria Teresa Bellucci, che stamani ha incontrato don Maurizio
Patriciello alla parrocchia di San Paolo Apostolo e poi, dopo
una visita al Centro sportivo in corso di riqualificazione, si è
recata con il Commissario straordinario Fabio Ciciliano presso
gli uffici del Commissariato per una riunione operativa. Erano
presenti i Commissari prefettizi da poco nominati dopo lo
scioglimento per infiltrazioni camorristiche del Comune, i
servizi sociali comunali, che contano appena due assistenti, e i
rappresentanti dell'Ambito territoriale sociale (Ats), che
raggruppa diversi comuni tra cui Caivano.
"Il problema - ha aggiunto Bellucci - non è che le risorse
non ci sono, ma che non vengono usate come si deve. I fondi a
disposizione dell'ambito sociale sono almeno una decina di
milioni di euro, tutti non rendicontati, quindi si presume che
non siano stati spesi; si tratta di fondi che si potevano usare
anche per l'assunzione degli assistenti sociali, già prevista
dal piano assunzionale dell'Ambito, che prevedeva la possibilità
di fare assunzioni per arrivare ad un rapporto di un assistente
sociale ogni 5mila abitanti, ma ciò non è avvenuto. Il nostro
compito è far sì che queste assunzioni possano diventare realtà,
ma anche di creare con altri interventi oltre al Decreto
Caivano, un'equipe multidisciplinare fatta da assistenti
sociali, educatori, psicologi, psicoterapeuti, pedagogisti. In
realtà come queste è l'alleanza tra competenze e professionalità
diverse a fare la differenza".
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