"E' corretta la decisione del
Comune di Napoli di impedire l'apertura di una nuova attività
per l'esercizio di vicinato nel settore alimentare a Via San
Gregorio Armeno". Lo si sottolinea da palazzo San Giacomo dopo
che la terza sezione del Tar Campania ha rigettato il ricorso di
una società contro il provvedimento che aveva sancito
l'inefficacia della Scia per l'apertura del nuovo locale in Via
San Gregorio Armeno.
Il provvedimento era scaturito dalla delibera della Giunta
n.246 del 21.07.2023 con la quale è stato interdetto l'avvio
delle nuove attività di somministrazione e di vicinato
alimentare, al fine di tutelare il patrimonio artistico,
culturale, monumentale e architettonico nell'area Unesco e
buffer zone ed era stata prevista una specifica disciplina per
Via San Gregorio Armeno dove, per tre anni, sarà possibile
esclusivamente l'apertura di attività di artigianato presepiale
da parte di operatori iscritti allo specifico albo.
Nel dispositivo della sentenza il Tar rileva che il Comune
di Napoli ha inteso dettare per Via San Gregorio Armeno, una
disciplina che esclude ogni attività diversa da quella di
produzione e/o vendita di pastori e del resto, come era stato
evidenziato anche dalla memoria del Comune, l'esigenza di tale
tutela rafforzata era stata condivisa anche dalla Soprintendenza
e dalla Regione.
"La sentenza del Tar sulla mancata apertura di locali di food
in via San Gregorio Armeno conferma il valore della nostra
delibera a tutela del Centro storico, un provvedimento
coraggioso ma necessario per tutelare il nostro straordinario
sito Unesco lasciato nella totale anarchia negli ultimi anni.
Napoli ha un tesoro da difendere e valorizzare, garantendo
accoglienza ai milioni di turisti che apprezzano la nostra città
e garantendo vivibilità ai residenti. I sindaci però devono
essere dotati di poteri che l'attuale normativa non prevede.
Solo con nuove leggi potremo pienamente tutelare il patrimonio
culturale, favorire un sano sviluppo economico e qualità della
vita", il commento del sindaco Gaetano Manfredi.
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