"Il servizio taxi napoletano ha
ottemperato alla grande la richiesta del servizio pubblico non
di linea, i passeggeri non hanno mai fatto attese estenuanti
negli scali cittadini e in tutte le postazioni assegnate nel
territorio di Napoli, come accade nelle altre città
metropolitane citate". E' quanto evidenzia l'associazione
napoletana tassisti di base che, in una nota a firma del
portavoce Guido Savastano, replica all'Antitrust secondo la
quale ci sarebbe stata, in base ai dati acquisiti nei mesi, una
scarsa offerta da parte dei tassisti napoletani alla massiccia
affluenza turistica in città.
In relazione alle presunte carenze da parte del servizio taxi
napoletano, l'associazione evidenzia che "i dati evidenziati non
sono stimati per tutto l'anno solare". "Riteniamo quindi -
evidenzia ancora Savastano - di non acconsentire alla richiesta
di nuove licenze nel capoluogo campano da parte dell'ente di
controllo". Nel comunicato vengono anche evidenziati alcuni
punti dolenti già menzionati in altre occasioni: "non c'è
velocità commerciale; la categoria taxi non ha percorsi
alternativi per dare un servizio adeguato ai propri utenti; c'è
un esubero di licenze e altre licenze non servirebbero alla
causa".
L'associazione tassisti di base invita l'Antitrust a chiedere al
Comune di Napoli "di accogliere le richieste sopra evidenziate
in codesto documento: come cita anche decreto 'Asset' solo in
questo modo si potrebbe fare una stima precisa in previsione di
eventuali nuove licenze. Napoli c'è un offerta superiore alla
domanda", conclude la nota.
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