Il Consiglio di Stato ha accolto il
ricorso contro lo scioglimento per infiltrazioni camorristiche
del Comune di Castellammare di Stabia (Napoli). I giudici di
Palazzo Spada, rendono noto l'ex sindaco Gaetano Cimmino e la
deputata, e coordinatrice provinciale di Forza Italia, Annarita
Patriarca, "hanno annullato, con rinvio, la precedente decisione
del Tar del Lazio disponendo che a occuparsi del caso sia una
nuova e diversa sezione del Tribunale amministrativo della
Capitale".
"Questo dispositivo conferma l'esigenza di chiarezza rispetto
a un provvedimento sul quale fin da subito abbiamo espresso le
nostre perplessità - commenta Cimmino - Sin dall'inizio eravamo
certi che la sentenza del Tar era priva di elementi e di
motivazioni che hanno portato ad uno scioglimento che ha colpito
l'intera città e che ci ha portato a fare ricorso al Consiglio
di Stato. Il testo prodotto dai giudici, stando ai contenuti,
farà giurisprudenza".
"È una grande vittoria per la città - aggiunge Patriarca -.
Fin dalla lettura delle carte abbiamo sempre espresso rispettose
ma ferme perplessità sulla reale fondatezza di un'accusa che ha
ingiustamente macchiato una intera comunità interrompendo
un'esperienza amministrativa, guidata dal sindaco Gaetano
Cimmino, che con grande sacrificio e impegno stava lavorando per
offrire agli stabiesi una nuova idea e una nuova visione della
città, reduce da anni di insoddisfacenti gestioni politiche. E
la sentenza del Consiglio di Stato conferma queste nostre
iniziali impressioni quando parla di "estrema genericità delle
motivazioni" che non consente "in alcun modo di comprendere il
percorso logico-giuridico su cui il Tar ha fondato le proprie
conclusioni". Di fatto, abbiamo assistito a uno scioglimento al
buio di un'amministrazione comunale".
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