In Campania il 79,7% di bambini e
adolescenti tra i 6 e i 17 anni utilizza internet tutti i giorni
- la terza regione con la percentuale più alta dopo Basilicata
(82,2%) e Molise (80,5%), contro una media nazionale del 73% - e
lo fa soprattutto attraverso lo smartphone. In Italia, il 65,9%
usa il cellulare tutti i giorni, in Campania la percentuale sale
al 72,8%. E c'è un primato negativo della regione, quello
dell'esposizione agli schermi dei bambini fino a 2 anni: il 5,1%
fa segnare una permanenza giornaliera superiore alle tre ore,
livello record in Italia.
Questi alcuni dei dati della XIV edizione dell'Atlante
dell'infanzia a rischio in Italia, dal titolo "Tempi digitali",
diffusi oggi da Save the Children - l'Organizzazione
internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare le
bambine e i bambini a rischio e garantire loro un futuro -, in
vista della Giornata mondiale dell'Infanzia e dell'Adolescenza,
che si celebra lunedì 20 novembre.
L'Atlante è una fotografia dell'Italia in un tempo in cui, per
la prima volta, la vita dei bambini è "datificata", registrata e
condivisa sul web, ed esplora le opportunità e i rischi che
bambini, bambine e adolescenti stanno affrontando dentro la
nuova rivoluzione tra reale e virtuale. E se da un lato emergono
le conseguenze di una sovraesposizione al digitale, dall'altro
ci sono anche quelle dell'essere esclusi dalla dimensione
online, se non si ha accesso alla rete o si è privi di
competenze. La rete ultraveloce con fibra fino all'abitazione
raggiunge il 73,2% delle famiglie nella provincia di Napoli, il
58,9% nella provincia di Salerno, il 54,5% nella provincia di
Caserta, il 45,2% nella provincia di Benevento, il 41,1% nella
provincia di Avellino. Le famiglie ultraconnesse con accesso
alla fibra FTTH (fino all'abitazione) rappresentano il 23,8%
nella provincia di Napoli, l'ottava provincia più connessa in
Italia, il 9,4% nella provincia di Salerno, il 6,29 nella
provincia di Benevento, il 3,6% nella provincia di Caserta, il
2% nella provincia di Avellino, il 6% nella provincia di
Benevento.
Nonostante le raccomandazioni dell'Organizzazione Mondiale della
Sanità - accolte anche in Italia dalla Società Italiana di
Pediatria - per non utilizzare dispositivi digitali per i
bambini di età inferiore ai 2 anni, secondo una recente indagine
dell'Istituto Superiore di Sanità, in Italia il 22,1% dei
bambini di 2-5 mesi passa del tempo davanti allo schermo (tv,
computer, tablet o smartphone), per la maggior parte per meno di
un'ora al giorno. I livelli di esposizione crescono con
l'aumentare dell'età: se si considera il tempo di fruizione
complessivo, che va da meno di un'ora a oltre tre ore, la
percentuale di bambine e bambini che ha un'esposizione agli
schermi tra gli 11 e i 15 mesi d'età in media arriva al 58,1%,
quasi 3 su 5. In Campania la percentuale sale al 66,2% con il
5,1% di bambini esposto per tre o più ore al giorno, primato
negativo in Italia.
In un contesto nazionale che mostra una crescita dei
comportamenti a rischio di dipendenza tecnologica, la Campania
registra le più alte percentuali d'Italia di ragazze e i ragazzi
di 11, 13 e 15 anni che mostrano un uso problematico dei social
media (il 16%, sopra la media nazionale del 13,5%) e dei
videogiochi (il 26,9% contro una media nazionale del 24%).
I comportamenti a rischio di dipendenza tecnologica, da social
media o da gioco online, sono correlati a un aumento dell'ansia
sociale, della depressione e dell'impulsività, nonché a una
peggiore qualità del sonno e a un rendimento scolastico scarso.
Un uso intensivo di internet è associato anche a un maggior
rischio di sovrappeso o obesità, a causa dell'inattività e per
le cattive abitudini alimentari legate all'iperconnessione. In
Italia è in crescita il numero di ragazze e ragazzi obesi o in
sovrappeso, soprattutto al Sud, dove è maggiore anche la quota
di 6-17enni che usano il cellulare tutti i giorni. In Campania
la percentuale è del 31,6%, la più elevata in Italia, dove la
media è del 22,6%.
Ma il digitale può rappresentare anche uno strumento innovativo
per prendersi cura dei beni comuni del territorio. Ne è un
esempio #Palestriamoci, la petizione online lanciata dagli
studenti dell'istituto comprensivo Cuoco Schipa di Napoli per
riqualificare la loro palestra da anni inagibile. La petizione è
stata costruita e lanciata dagli studenti nell'ambito del
progetto Connessioni Digitali, promosso da Save the Children e
sostenuto dal Gruppo Crédit Agricole in Italia per potenziare le
competenze digitali di ragazze e ragazzi delle scuole secondarie
di primo grado. Il progetto, che ha coinvolto 100 scuole in
tutta Italia, si avvale della collaborazione e della
supervisione scientifica del CREMIT (Centro di Ricerca
sull'Educazione ai Media all'Innovazione e alla Tecnologia
dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano), della
partnership con ANSA e dell'implementazione a livello
territoriale della cooperativa E.D.I. Onlus. "I ragazzi hanno
risposto in modo autentico, direi eccellente", spiega la
professoressa Alessandra Daloiso che ha seguito studentesse e
studenti del Cuoco Schipa in questo progetto.
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