Circa 1000 bambini in piazza
Plebiscito hanno partecipato all'iniziativa promossa da
insegnanti, genitori, bambini e bambine delle scuole napoletane
"Dalla Parte Dei Bambini" e di FOQUS Fondazione Quartieri
Spagnoli, nell'ambito della "Giornata Internazionale dei Diritti
dell'Infanzia". Al centro della piazza una torcia, come quella
olimpica, simbolo di pace, perché con la sua accensione
nell'antica Grecia si interrompevano le guerre. Le barbarie
del conflitto in Medio Oriente, i diritti violati in particolar
modo quelli dei bambini, da Napoli una sola voce per dire no a
tutte le guerre.
"In questa Giornata Internazionale dedicata ai Diritti
dell'Infanzia - ha sottolineato Rachele Furfaro dirigente del
network di scuole dalla Parte dei Bambini - vogliamo riflettere
sui diritti negati a milioni di bambini, partendo proprio dal
diritto di esistere. Il massacro dei bambini Palestinesi, a cui
assistiamo inermi, deve essere immediatamente fermato. Le
responsabilità degli adulti sono evidenti. Lo facciamo con i
bambini, come ci ha insegnato Danilo Dolci, che diceva "le cose
non si fanno per qualcuno ma con qualcuno". La Montessori ci
ricorda che i bambini imitano gli adulti. Dobbiamo diventare
esempio per loro. Le parole non bastano perchè non raggiungono
il cuore. Oggi siamo qui per dire no a tutte le guerre".
In piazza ad accendere la fiaccola e poi a vegliare sulla sua
fiamma decine e decine di piccoli studenti, "sorelline e
fratellini" delle bambine e dei bambini di queste aree di
guerra. Presenti anche i bambini dell'Istituto 4 di Maggio, il
centro di accoglienza Less, l'associazione Annalisa Durante. La
torcia sarà accesa per 3 giorni come simbolo di ferma
disapprovazione verso i conflitti in atto, per chiedere il
cessate il fuoco e il rispetto del diritto internazionale
umanitario, per garantire sempre e ovunque una protezione
speciale ai bambini, perché proteggere i bambini è una promessa
di pace, riconoscerne i diritti è una promessa di futuro.
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