"La tutela del Patrimonio
immateriale del centro Unesco cioe' degli abitanti, dei processi
culturali e delle economie storiche e di prossimita' non puo'
piu aspettare. In particolare il blocco e la limitazione
drastica delle migliaia di case vacanza e di tutta la bolla
speculativa prodotta da airbnb che sta travolgendo il diritto
all'abitare nei quartieri storici con migliaia di sfratti". E'
il senso della protesta di una quindicina di attivisti della
Rete Resta Abitante, riusciti a entrare nell'incontro a inviti
per la presentazione del forum Unesco a Napoli per contestare
"il sindaco e la Regione Campania, che alle parole non fanno
seguire i fatti ormai da quasi un anno mentre altre città come
Firenze si sono concretamente mosse". Annunciata anche una
mobilitazione mercoledì prossimo, per la giornata di chiusura
del forum, e altre azioni. "Il sindaco - si legge in una nota
della Rete - ha ribadito l'intenzione politica di intervenire ma
di buone intenzioni e' lastricata la strada della
turistificazione totale del centro storico".
Resta Abitante invoca "limitazioni chiare alle case vacanza
per fermare la bolla speculativa degli affitti turistici;
alloggi pubblici per studentesse e studenti, lavoratori/trici e
per le fasce più deboli e discriminate della popolazione; stop
alla privatizzazione dei beni culturali, delle spiagge e dello
spazio pubblico; stop alla precarietà e al lavoro nero nei
settori culturali e turistici; tutela delle piccole attivita'
artigianali, delle librerie, delle economie di prossimità".
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