Napoli teatro della mescolanza tra
sacro e profano, tra verità e finzione. È sulla città e la sua
tradizione che riflette Chiara Dynys nelle sue ultime creazioni
e nell'esposizione ispirata a uno dei simboli partenopei, il
"Presepe", visitabile alla Galleria Casamadre nello storico
Palazzo Partanna, fino al 5 gennaio 2024.
Fondata una decina d'anni fa da Eduardo Cicelyn, negli stessi
spazi che erano stati di Lucio Amelio negli anni Settanta,
Casamadre, dopo alcuni tra i maggiori protagonisti della scena
contemporanea internazionale incontra ora l'affermata artista
mantovana appassionata di Napoli. Singole figure che richiamano
i personaggi del racconto della notte di Natale.
Le quindici opere della serie Presepe 2023 in terracotta
smaltata sorgono così dalla materia, deformi, dotate di grande
bellezza eppure disfatte, "come presenze sospese nel nulla, in
una scansione che disegna la griglia geometrica di un mondo solo
immaginario". Intorno, l'orizzonte bianco della galleria,
trafitto qua e là dai resti di una cometa metallica. Sono le 22
opere della serie "Un'eterna ghirlanda brillante", realizzate in
ergal.
"Il disagio dell'individuo le difficoltà sociali, i problemi
delle minoranze vengono messi in scena - spiega l'artista -
senza inutili parafrasi, ma con un progetto individuale di
comprensione e di grande ammirazione per la bellezza, l'eterna
bellezza che questa incredibile città mantiene al di là di
tutto, in un'ipotesi sempre risolutiva e di crescita".
Chiara Dynys ha realizzato le opere della serie Presepe
personalmente in un laboratorio napoletano, assieme agli
artigiani più esperti, in mesi e mesi di lavoro comune.
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