Valeria Solarino torna a teatro, dopo diversi anni in cui la sua carriera era legata principalmente al mondo del cinema e della televisione, con il nuovo spettacolo 'Gerico Innocenza Rosa', scritto e diretto da Luana Rondinelli, in scena, da giovedì 30 novembre alle ore 21 (repliche fino a domenica 3 dicembre) nel Teatro Nuovo di Napoli.
Presentato da Teatro Stabile d'Abruzzo, Savà Produzioni Creative e Stefano Francioni Produzioni, 'Gerico Innocenza Rosa' è uno spettacolo che parla di identità, ma che affronta ogni tipo di discriminazione. "Una tematica quanto mai attuale trattata con delicatezza attraverso i racconti di Vincenzo, che, grazie alla nonna, troverà la forza di fare il suo percorso di transizione per essere Innocenza Rosa" sottolinea una nota.
Nella casa di campagna che lo ha visto crescere, dove trova sempre conforto e libertà, Vincenzo narra il suo percorso di "transizione" alla madre e alla nonna attraverso un dialogo alla ricerca dell'amore e dell'affermazione della propria identità lontano da qualsiasi pregiudizio, per sentirsi finalmente amato e compreso.
"Ognuno può rispecchiarsi in questo spettacolo - afferma l'autrice e regista Luana Rondinelli - e trovare il proprio modo per essere se stesso fino in fondo, senza pregiudizi che costringono ad essere altro, senza paure, con la consapevolezza che se l'accettazione parte dal nucleo familiare e dagli affetti autentici il percorso dell'affermazione della propria identità sarà più semplice". Gerico Innocenza Rosa è un viaggio tra i ricordi di Vincenzo, un testo che Valeria Solarino ha amato sin da subito, fagocitando ogni singola parola e trasportando sulla scena la molteplicità dei personaggi che costellano il mondo del protagonista, dalla nonna che lo ha sempre sostenuto e protetto alla madre fredda e distaccata, dai cugini ai vicini di casa.
"Attraverso le parole e la direzione di Luana - dice Solarino - voglio dar vita alla lotta per l'affermazione della propria identità. Come un flusso di coscienza, il racconto tocca i momenti più dolorosi di questo percorso ma anche i ricordi più dolci. e tutto questo ogni volta mi conquista e mi emoziona". "La divulgazione è il mezzo più potente a disposizione per annientare la paura e promuovere la cultura dell'inclusione. Il testo di Luana Rondinelli affronta con poderosa forza evocativa e con amore il difficile percorso verso l'accettazione di sé stessi, indispensabile per la serenità a cui tutti abbiamo diritto" si sottolinea ancora. La scena è a cura di Ortiche Spazi in Scena, i costumi di Alessandro Lai, le musiche di Massimiliano Pace, il disegno luci di Daniele Savi.
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