"Fermare subito la bolla
speculativa alimentata da una turistificazione senza regole che,
portando gli affitti a livelli insostenibili per i residenti,
sta di fatto espellendo i napoletani dal centro storico". E'
questo l'appello affidato all'affissione di manifesti su una
nuova 'Edicola parlante' diretto ai partecipanti del Forum
Mondiale Unesco che nel 1995 ha riconosciuto il centro storico
di Napoli come Patrimonio Mondiale.
La nuova 'edicola parlante', in Piazza Dante, chiusa da
tempo, è utilizzata dei creativi di 'Liberi edizioni', che
partecipano all'affissione con il volto coperto da una maschera
di Assange, per richiamare l'attenzione su argomenti e storie
che trovano poco spazio sulla stampa tradizionale. "Anche gli
abitanti - si legge in uno degli articoli affissi sullo speciale
giornale stradale a firma della Rete Resta Abitante - fanno
parte del patrimonio mondiale dell'Umanita' e come tali vanno
anch'essi tutelati". "Le istituzioni locali - propongono
provocatoriamente gli attivisti - ammettano di non saper
tutelare la popolazione e le culture del centro storico e
rinuncino al riconoscimento dell'Unesco".
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