La parrocchia Santo Stefano
Protomartire di Capri non ha sfrattato dai propri immobili
persone bisognose e associazioni di volontariato per liberare
gli immobili e destinarli a B&B: è quanto precisa, "in relazione
agli articoli e ai servizi radiotelevisivi" dei giorni scorsi,
il reverendo Pasquale Irolla, "in accordo con la Curia di
Sorrento-Castellammare di Stabia".
In particolare, spiega il sacerdote, la Parrocchia "non ha
sfrattato l'Unitalsi, ma con questa ha concordato il
trasferimento della sede caprese nella più ampia struttura della
Cappella di S. Anna che anni addietro ospitava la sede storica
della stessa Unitalsi". Un trasferimento, peraltro, "agevolato
anche mediante l'elargizione da parte di un terzo di un
significativo contributo economico per le spese di trasloco".
Il reverendo Irolla, poi, non ha sfrattato il Consorzio Luna,
un ente incaricato della gestione di servizi sociali, ma ha
"chiesto ed ottenuto il recupero dei canoni pregressi in un
clima di cordialità e collaborazione". Mentre la Parrocchia, "ha
provveduto al pagamento di una pregressa morosito presso la Gori
Spa (la società che fornisce il servizio idrico - ndr) che
impediva di fatto allo stesso Consorzio Luna di fruire della
struttura per la mancanza" dell'acqua.
C'è infine il caso reso noto di recente dall'Unione
consumatori di Capri, che sta assistendo una giovane donna,
separata e con figli minori, che avrebbe ricevuto lo sfratto per
finita locazione. A questo riguardo, il reverendo precisa che
"non ha sfrattato la signora, ma chiesto ed ottenuto
un'ordinanza anticipatoria della cessazione del contratto di
locazione. Tale iniziativa processuale - afferma - si è resa
necessaria per le attività edilizie abusivamente poste in essere
dalla signora per le quali il Comune di Capri ha adottato
un'ordinanza di ripristino che, qualora non eseguita nei 90
giorni, determinerà l'acquisizione al patrimonio comunale
dell'appartamento posto a 20 metri dalla famosa piazzetta di
Capri".
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