"Ai giornalisti chiedo di
rispettare la Carta di Treviso. E' vero che il web ha cambiato
anche il modo di fare giornalismo perché lì esce di tutto e di
più, ma vi deve essere una differenza tra il primo che posta
qualcosa sul web e il giornalista". Lo ha detto Maria De
Luzenberger, procuratrice al Tribunale per i Minorenni di Napoli
nel corso dell'evento 'La devianza minorile: alleanze e sinergie
corresponsabili. Politiche, pratiche e comunicazione' al
Dipartimento di Scienze Sociali dell'Università degli Studi di
Napoli Federico II.
"Il rispetto della Carta di Treviso è estremamente
importante. Ultimamente sono molto inquieta e parlo delle
bambine di Caivano: ormai tutti sanno chi sono e ne sono state
'ascoltate' le loro vite. La tutela dei minorenni è molto
importante perchè i ragazzi vivono di quello che si dice, delle
fotografie e dei filmati e di quello che si posta. E sono molto
sensibili. Così come sono sensibili gli autori che sono spesso
minorenni". L' evento promosso dal progetto 'la mia banda è pop'
coinvolge enti di terzo settore, Università Federico II, il
ministero della Giustizia minorile con gli Uffici Servizio
Sociale minori di Napoli e Salerno e tre scuole. La giornata è
accreditata con l'Ordine dei Giornalisti della Campania e quello
degli Assistenti sociali per la formazione professionale.
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