"Prevenzione e accesso alle cure primarie a un numero sempre più ampio di persone è un diritto inalienabile per consentire a tutti il beneficio della propria salute". Sono le parole di Eraldo Turi, presidente dell'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli, in occasione dell'iniziativa 'Professione e Prevenzione: Insieme per la Salute, prevenzione e Ben-essere per la salute del 'professionista', promosso dall'Odcec di Napoli, giunto alla IV edizione.
"La salute è un bene primario ed è molto sentito dai professionisti. Il tempo dedicato al proprio benessere - ha sottolineato Antonella La Porta, presidente del Comitato Pari Opportunità dell'Ordine partenopeo - è prezioso e ha doppia valenza in quanto evita l'impatto negativo sul sistema sociale e sull'intero sistema sanitario nazionale e tutela l'organizzazione interna dello studio". Per Gaetano Motta (direttore della Clinica Otorinolaringoiatrica all'UniCampania) "la prevenzione ha un enorme significato sul piano clinico e sociale. Deve ottemperare a tre esigenze: l'individuo, la società e la spesa sanitaria". La prevenzione intesa anche come attività sportiva ha caratterizzato l'intervento di Beatrice Passavanti (direttore della Scuola di Specializzazione in Anestesia e Rianimazione all'UniCampania): "ll Lobek pain è la principale causa di disabilità al mondo con la conseguenza di anni erosi alla vita sociale ma soprattutto alla vita lavorativa con l'allontanamento dal posto di lavoro e nel caso dei giovani una riduzione delle aspettative di carriera". A rimarcare la necessità di fare prevenzione anche Fortunato Ciardiello (ordinario di Oncologia Medica Università degli Studi della Campania) "Per quanto riguarda il cancro il 40 per cento dei tumori sarebbero evitabili se noi utilizzassimo al meglio gli strumenti di prevenzione". Secondo Sandra Frojo (presidente CdA degli Odontoiatri di Napoli) "possiamo ormai parlare di una prevenzione tradizionale e una prevenzione 4.0 legata alle nuove tecnologie". La doppia valenza della prevenzione è stata sottolineata da Roberto Sanseverino (direttore del dipartimento Chirurgia Generale - Urologia dell'Asl di Salerno): "La prevenzione da una parte offre la possibilità di intercettare precocemente nel decorso clinico la malattia e di conseguenza di aumentare le possibilità di cura per il paziente, dall'altra riduce la spesa per le cure spesso costose". Soddisfatta per l'iniziativa Fabiana Di Lauro (presidente nazionale della Fiddoc): "Tutte le sale dell'Ordine sono state trasformate in ambulatori dove i medici che hanno dato la loro disponibilità hanno effettuato screening e consulenze gratuite. Noi insistiamo molto sulla prevenzione, una malattia presa in tempo può essere curata. Anche per i giovani la prevenzione è determinante a salvare la vita". Emanuela di Napoli Pignatelli (divulgatrice scientifica) ha posto l'accento sull'importanza di "esportare la cultura della prevenzione attraverso format innovativi".
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