Nel sistema penitenziari: ad oggi
sono ristrette 7.327 persone a fronte di una capienza
regolamentare di 6.165 persone. "Sono tanti i detenuti per i
quali si potrebbe evitare il carcere, se solo si incrementassero
le misure alternative per chi ha pene inferiori ai 3 anni: in
Campania sono 3.285 i ristretti che scontano una condanna da 0 a
3 anni, di cui 757 detenuti con condanna pena inflitta da 0 a 3
anni e 2.528 detenuti con residuo pena da 0 a 3 anni". E' quanto
ha detto il garante per i diritti dei detenuti della Campania,
Samuele Ciambriello, che ha preso parte al seminario "Il viaggio
della speranza e la rieducazione della pena" presso la Sala
Pinacoteca di Aversa, d'intesa con l'Associazione Nessuno Tocchi
Caino, l'Ordine degli Avvocati di Napoli Nord, la Camera Penale
di Napoli ed il Movimento Forense.
"Su questi dati, più che fare ragionamenti teorici, vorrei
intervenire concretamente istituendo una task force fra
Amministrazione penitenziaria, Prap campano, Direzione delle
Carceri, Aree Trattamentali, Magistrati di Sorveglianza, Garanti
territoriali, Uepe ed operatori del Terzo settore, per
verificare quante di queste 3.285 persone sono effettivamente
impossibilitate ad accedere alle misure alternative", ha
aggiunto Ciambriello.
"Sono convinto che una operazione sistematica di questo tipo
possa portare a ridurre notevolmente queste 3285 unità ristrette
nella regione Campania. Abbiamo il dovere di mettere in campo le
nostre forze, per evitare il carcere a queste persone invisibili
agli occhi della società e delle istituzioni", ha concluso
Ciambriello, che è anche il portavoce nazionale della Conferenza
dei Garanti territoriali delle persone private della libertà.
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