"Il tema di Napoli è la presa in
carico dei minori. Le semplificazioni non fanno bene a questa
città; le analisi politologiche, sociologiche portano a dire che
i drammi di Napoli sono legati alla diseguaglianza... E' chiaro
che sono legati alla diseguaglianza ma il tema, invece, mi
appassiona se pensiamo a che cosa fare oggi non fra 10 anni. Il
Comune si sta impegnando per i minori; occorre capire, avere una
sorta di 'anagrafe delle vulnerabilità'". Così Antonio De Iesu,
assessore comunale alla Sicurezza, parlando a margine di un
evento del Rotary.
"Bisogna essere in grado di capire come un bambino crescerà,
con quali valori e non condannare solo i comportamenti - ha
aggiunto l'ex questore - Prendiamo l'omicidio di Giò Giò: ci si
deve chiedere come sia possibile che un ragazzo a 15 anni abbia
la ferocia, la determinazione di uccidere con tre colpi di
pistola un coetaneo per una banalità. Ci si deve interrogare,
occorre tornare indietro, fin da quando è nato. Ad un anno la
tenerezza di un bambino è la stessa in tutti i quartieri, in
tutte le fasce sociali".
L'assessore he evidenziato, fra gli strumenti messi in campo
dal Comune, "la piattaforma contro la dispersione scolastica".
"Fino ad un anno fa i dati disponibili erano freddi, arrivavano
alla fine dell'anno; oggi, d'intesa con la Procura dei
Minorenni, abbiamo a disposizione una piattaforma che
giornalmente viene aggiornata E' una statistica operativa che
ci consente di attivare gli organismi territoriali" ha affermato
de Iesu. E ha aggiunto: "Da giovane commissario vedevo tutto
bianco e nero. Poi ho capito che occorre mettere cuore e
umanità. E mi sono detto 'fai bene il tuo lavoro, ma non
giudicare". Come giudica il 'modello Caivano'?
"Positivamente ma ora esportiamolo mettendo le risorse e
potenziando le forze di polizia in un quadro sia di repressione
sia di prevenzione" ha concluso De Iesu.
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