Cinque inviti a dedurre sono stati
notificati dalla Guardia di Finanza all'ex sindaco di Piedimonte
Matese (Caserta) e ad altri quattro ex amministratori pubblici,
tutti ritenuti responsabili del dissesto, dichiarato nel 2019,
del comune dell'area matesina. I militari hanno agito su delega
della Procura della Corte dei Conti Campania, guidata dal
procuratore regionale Antonio Giuseppone.
Con l'atto notificato, si legge in una nota del comando
provinciale di Caserta della Guardia di Finanza, "la Procura
intende sanzionare chi ha fatto 'fallire' il Comune chiedendo
che vengano comminate le sanzioni previste dalla legge e cioè,
oltre a quella pecuniaria, l'incandidabilità, per un periodo di
dieci anni, alle cariche politiche".
Per i magistrati contabili che hanno firmato l'invito, gli
amministratori in carica tra il 2015 e il 2016, in particolare
il sindaco Vincenzo Cappello, l'assessore al Bilancio Attilio
Costarella, il presidente del Consiglio Benedetto Maria
Iannitti, e i due revisori dell'epoca Luciano Bloisi e Cerbo
Antonio, "pur a conoscenza della situazione precaria e di grave
crisi finanziaria del Comune, non hanno posto in essere alcuna
azione necessaria a contrastare, ridurre o eliminare il deficit
del Comune, ed anzi hanno contribuito con le loro condotte ancor
più a causare il dissesto dell'ente comunale".
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