"Siamo all'epilogo di una tragedia
che ha colpito non solo Pollica, ma tutto il Cilento, dove
narcos, politici e alcuni uomini delle Istituzioni hanno creato
un cartello per invadere i beni pubblici e conquistare il
territorio. Ormai è sotto gli occhi di tutti. La Fondazione
dedicata al Sindaco Angelo Vassallo, assassinato brutalmente
anni fa, è stata una roccaforte di impegno per la legalità e la
verità sull'omicidio. Coloro che hanno osato sfidare questa
causa, negando l'evidenza della connessione tra la sua morte e
la criminalità organizzata, hanno contribuito al perpetuarsi di
una devastante corruzione che ha colpito il Cilento nel suo
complesso. La recente azione della Procura Antimafia di Salerno,
che ha interrogato il colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo
e ha portato all'identificazione di nove indagati, è un segnale
tangibile del coraggio e della perseveranza di coloro che
lottano per la giustizia. Questa indagine è solo la punta
dell'iceberg, e la nostra determinazione ha dimostrato che la
forza della cultura e della verità è più potente delle trame
oscure di coloro che tradiscono le istituzioni". A dirlo è Dario
Vassallo, presidente della Fondazione Angelo Vassallo Sindaco
Pescatore.
"Nonostante le promesse politiche fatte al Cilento, alcuni
esponenti di varie forze politiche hanno contribuito a questo
nefasto cartello, gettando un'ombra sulla reputazione di una
regione che meritava un destino diverso. La Fondazione Vassallo
esorta la Procura Antimafia a continuare l'indagine, scavando a
fondo per svelare tutte le connessioni che hanno portato a
questa tragedia. Il sacrificio di Angelo deve servire da monito
contro chiunque cerchi di compromettere la legalità e la buona
politica. La verità è la nostra arma più potente, e continueremo
a lottare per onorare la memoria di Angelo Vassallo e proteggere
il futuro del Cilento" conclude Vassallo.
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