"La Combattente" di Marisa Albanese
del 2013 entra a far parte del patrimonio della GAN - Galleria
dell'Accademia di Belle Arti di Napoli - grazie al PAC, Piano
per l'Arte Contemporanea 2021 promosso dalla Direzione Generale
Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Un
progetto, è stato sottolineato oggi in un incontro, "fortemente
voluto dalla presidenza e dalla direzione dell'Accademia
supportati dai referenti della Galleria Federica De Rosa e Marco
Di Capua". Per l'Accademia si tratta della prima acquisizione
dopo circa 70 anni destinata ad arricchire le collezioni della
GAN. "Si riprende così una tradizione antica, che si era per
troppo tempo persa e che si è volutamente scelto di riformare
con Marisa Albanese - è stato rilevato - non solo con l'intento
di risarcire la perdita di una grande artista del nostro
territorio, ma per rendere omaggio a tutte le donne della
resistenza, a tutte le figure femminili ribelli, libere,
contemporanee e future, simbolicamente rappresentate nelle sue
Combattenti".
In tutti i suoi lavori, Albanese ha "sempre raccontato tracce di
un costante e sempre vivo pellegrinaggio tra pensiero e azione,
fondendo i più diversi linguaggi - dalla pittura alla scultura,
dalla grafica all'audiovisivo e l'installazione - codici per
vocazione propri di un'istituzione, come l'Accademia volta alla
formazione multidisciplinare degli artisti di domani".
L'opera è stata collocata nella sala del secondo 900, che
arriva agli anni 2000, della GAN, riaperta al pubblico, dopo
circa tre anni di lavoro, nell'aprile del 2022 con un nuovo
ordinamento studiato e curato da Federica De Rosa e Marco Di
Capua, un nuovo allestimento condotto con l'architetto Lucio
Turchetta e una nuova identità grafica a cura di Enrica
D'Aguanno. Un nuovo ordinamento che ha voluto tener conto sia
del lavoro svolto da quanti nel corso del tempo hanno riordinato
le collezioni del Museo sia del lavoro storiografico condotto
nell'ultimo ventennio, grazie agli studi promossi attraverso
mostre e pubblicazioni su opere e artisti della Napoli dell'Otto
e Novecento.
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