Il pianista Alexander Lonquich è il
protagonista, domani, 22 febbraio, nel Teatro Sannazaro di
Napoli, del nuovo concerto proposto dall'Associazione Alessandro
Scarlatti; un appuntamento di rilievo nella stagione musicale
dell'ente che, per questa serata, accoglie il musicista tedesco
nell'esecuzione delle "Variazioni in do maggiore su un valzer di
Diabelli op. 120" di Ludwig van Beethoven e la "Sonata in si
bemolle maggiore D. 960"di Franz Schubert. "Due opere di grande
interesse - sottolinea Tommaso Rossi, direttore artistico della
Scarlatti - che accomunano in un'unica sequenza l'ultimo
Beethoven e l'ultimo Schubert. Opere che, seppur scritte nello
stesso periodo, rappresentano forse la punta di maggiore
discontinuità tra la produzione musicale di questi due geniali
compositori". E' noto che Schubert non incontrerà mai Beethoven
pur vivendo e lavorando per oltre un decennio, tra il 1816 ed il
1827, entrambi a Vienna. "Diversi gli ambiti, le frequentazioni,
l'età (27 anni di differenza tra i due), il carattere
diametralmente opposto - aggiunge Tommaso Rossi - ciò
nonostante, all'atto pratico, i riferimenti e gli omaggi alla
musa beethoveniana depositati nella musica di Schubert sono
inequivocabili e, almeno in una circostanza, i nomi dei due
grandi Maestri possono essere contemporaneamente accostati".
Questo accade proprio in relazione alle "variazioni" su un
valzer che il musicista-editore Anton Diabelli propose, nel
1819, a tutti i compositori austriaci in attività: oltre a
Beethoven - che gli presentò la sua "monumentale" opera - fra le
tante partiture prodotte (di autori come Czerny, Hummel,
Kalkbrenner, Moscheles, fino ad un giovanissimo Liszt) c'è anche
una "variazione" firmata da Schubert. Le "Variazioni Diabelli
op. 120" di Beethoven sono considerate, per dimensione ed
importanza, l'ultima grande sperimentazione del compositore di
Bonn. Allo stesso modo, la "Sonata in si bemolle maggiore D.
960" di Schubert, con cui Lonquich conclude il concerto di
Napoli, è ritenuta un vero e proprio compendio dello stile
pianistico di questo grande autore viennese.
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