"E' una Dc nuova che fa ammenda
delle responsabilità e degli errori del passato e vuole
riprendere il filo della storia di Sturzo, De Gasperi, Aldo
Moro. Vuole tornare a essere un partito che difende i valori non
negoziabili, come la famiglia, l'accoglienza, la solidarietà".
Così Salvatore Cuffaro, ex presidente della Regione Sicilia che
ha scontato in carcere la pena a sette anni per favoreggiamento
alla mafia, lancia da Napoli la sua campagna per la rinascita
della Democrazia Cristiana, un partito che "vuole stare dentro i
cardini e i principi della legalità. Da siciliano dico che la
mafia fa schifo e quindi qui a Napoli dico che la camorra fa
schifo. Lavoriamo in un partito che vuole far crescere una
classe dirigente giovane e femminile e partecipare con la
propria storia al dibattito politico del Paese".
Ad attenderlo circa 250 persone, tante di una certa età che
guardano con nostalgia alla vecchia Dc, ma anche ragazzi che
arrivano con le bandierine del simbolo. Il partito a breve
aprirà una sede al Centro Direzionale di Napoli e in Campania ha
da gennaio un commissario, Gennaro Scamardella, che spiega:
"Ripartiamo da Napoli e andiamo avanti a livello nazionale ed
europeo. Oggi in Italia il partito più forte è l'assenteismo,
lavoriamo per far capire il valore del voto per il futuro".
Alcuni giovani confessano di essere stati invitati senza sapere
bene di cosa si trattava, altri arrivano curiosi, come
Alessandra: "non sono qui per interessi personali - spiega -
sono interessata un po' alla politica e ascolto diversi punti di
vista. Io voto sempre, sarebbe assurdo non votare per una
ragazza, quindi ascolto e decidiamo".
Cuffaro intanto pensa alle europee, con l'europarlamentare
Francesca Donato, siciliana eletta con la Lega e ora nella Dc e
che vuole candidarsi di nuovo "vediamo se con la raccolta di
firme o con alleanze. Dalla Sicilia in su riceviamo interesse
dai giovani, per noi un bellissimo segnale, si gettano le basi
per un percorso promettente in un vuoto nello scenario politico
in cui tanti parlano del centro. Noi puntiamo davvero sui
contenuti, partendo dalla pace". Cuffaro pensa a possibili
alleanze: "Andremo con chi condivide i nostri valori e la nostra
storia, non chi pensa di prendere i nostri voti senza che ci sia
un riconoscimento, perché conta in questa campagna elettorale
per la Dc la battaglia identitaria. Chi vota la nostra lista
deve sapere che c'è la Dc. Io dialogo con Forza Italia? Siamo
democristiani e dialoghiamo sempre, quando gli altri pensano che
sia finito il dialogo, noi cominciamo". Ultimo pensiero prima di
entrare in sala è per il governatore campano De Luca: "E' un
grande - dice Cuffaro - anche in Sicilia ha tanti fans. Io
pagherei chissà quante notti insonni per avere De Luca nella Dc,
ma capisco che la sua storia è un'altra. Magari venisse con
noi...".
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