I 'servizi finanziari' della
centrale di riciclaggio internazionale sgominata a Napoli erano
pubblicizzati su siti web e accessibili persino mediante una
app. Modalità di promozione estremamente spregiudicate secondo
il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Napoli, coordinato
dal colonnello Paolo Consiglio: chi si rivolgeva
all'organizzazione - seimila i 'clienti' tra persone fisiche e
società - era ben consapevole, secondo gli investigatori,
dell'illegalità delle operazioni proposte.
La centrale, individuata dalla Guardia di finanza partenopea
al termine di indagini che hanno coinvolto - sotto il
coordinamento di Eurojust - le procure di Napoli, Lecce, Riga e
Vilnius, ruotava intorno a Michele Scognamiglio, un cinquantenne
napoletano residente in Lettonia. Scognamiglio è stato bloccato
dai finanzieri appena dopo il suo sbarco da un volo proveniente
da Riga. Il 50enne avrebbe anche prodotto un vero e proprio
'manuale', pubblicato sotto forma di e-book, contenente
suggerimenti sulla costituzione di società estere, conti
correnti offshore e carte anonime.
Sul sito web https://trustcomfinancial.com/portal/it/home
venivano illustrati i servizi offerti: conti correnti privati
finalizzati alla gestione del risparmio e conti correnti
business per liberi professionisti e aziende. E la vasta gamma
di servizi agli utenti poteva essere interamente online, anche
mediante un'app che poteva essere scaricata su App Store e
Google Play.
C'era anche un centralino ad assistere i clienti h24. Le
attività venivano pubblicizzate su vari siti web dai nomi
eloquenti (paradisi-fiscali.org, simanonima.com,
cartadicreditoanonima.eu e altri): servizi di 'consulenza
fiscale personalizzata e internazionale' finalizzati
all'apertura di società offshore, di conti correnti esteri e di
carte anonime, le cosiddette "freedom card", grazie alle quali
era possibile effettuare operazioni non tracciabili.
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