Armato di un grosso coltello da
cucina seghettato ha cercato di vendicare il nipote picchiato
sferrando un fendente alla gola a uno dei ragazzi che riteneva
coinvolto nella lite: l'uomo, un 57enne, è stato fermato dai
carabinieri della compagnia Vomero di Napoli, in eseuzione di un
provvedimento emesso dalla procura (pm Antonella Fratello,
procuratore aggiunto Pierpaolo Filippelli) e poi convalidato dal
giudice, che ha disposto il carcere per l'indagato.
I fatti risalgono allo scorso 29 febbraio, quando il 57enne
avrebbe tentato di uccidere un giovane di 21 anni con un
fendente alla gola nei pressi della stazione "Montedonzelli"
della linea 1 della metropolitana di Napoli.
I carabinieri sono riusciti a identificare il presunto autore
del gesto e a scoprire che aveva agito per vendicare il nipote,
poco prima protagonista con altri ragazzi di una rissa
scaturita, pare, solo per uno sguardo di troppo.
Il 21enne, vivo per miracolo, come anche sottolineato dai
medici, è riuscito a fornire solo poche informazioni
sull'accaduto, in quanto sorpreso alle spalle. Ai militari ha
riferito che ad accoltellarlo era stato uno sconosciuto, "un
vecchio con il pizzetto", con un fendente alla gola mentre
gridava in dialetto "ragazzi state facendo a botte, ora vi
accoltello". La versione è stata confermata anche da un amico
della vittima, che era in sua compagnia quando è scattata
l'aggressione.
Il gip di Napoli ha convalidato il fermo e disposto la misura
cautelare del carcere nei confronti dell'indagato ritenendo
sussistente il pericolo di fuga: l'uomo, infatti, si è reso
irreperibile salvo poi presentarsi dalle forze dell'ordine per
fornire una versione dei fatti diversa da quella accertata dai
militari dell'Arma.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA