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Teatro e arti sceniche nelle carceri della Campania

Teatro e arti sceniche nelle carceri della Campania

Presentato il progetto 'Officina dei Teatranti'

NAPOLI, 15 marzo 2024, 13:10

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

Nella sede della Regione Campania a Palazzo Santa Lucia è stato presentato in conferenza stampa il progetto "Officina dei Teatranti", sostenuto da Regione Campania - assessorato Scuola - Politiche sociali - Politiche Giovanili - DG Politiche sociali e sociosanitarie, ideato dall'associazione Polluce APS in collaborazione con Associazione Più A.R.I., Associazione Perzechella e Vico Pazzariello, CIF (Centro Italiano Femminile) di Avellino e Fondazione Opus Solidarietatis Pax onlus.
    Officina dei Teatranti si basa sulla realizzazione di laboratori dedicati al teatro ed alle arti sceniche in istituti penitenziari regionali. Al momento, gli istituti coinvolti sono la Casa di reclusione De Angelis di Arienzo (Caserta), la Casa Circondariale Femminile di Pozzuoli (Napoli) e la Casa di Reclusione "Bartolo - Famiglietti - Forgetta" di Sant'Angelo dei Lombardi (Avellino).
    Alla base del progetto c'è l'idea che lo studio delle arti sceniche sia inclusivo e portatore di rigenerazione culturale e sociale non solo nello specifico di realtà problematiche come gli istituti penitenziari, ma anche nei territori circostanti ad essi. I reclusi diventano, in tal modo, protagonisti e fruitori, grazie al supporto dei professionisti dello spettacolo, di un percorso di recupero, di condivisione sociale e di crescita personale.
    I laboratori, svolti singolarmente in queste tre strutture, confluiranno infine in spettacoli. In conferenza sono stati illustrati alcuni dati da Gaetano Battista, presidente dell'Associazione Polluce APS, capofila del progetto Officina dei Teatranti, forte di un'esperienza annuale nel settore.
    «Abbiamo coinvolto dal 2019 ad oggi più di 500 detenuti maschi, di cui 200 sono entrati a fare parte di questa compagnia teatrale allargata anche negli altri istituti penitenziari coinvolti. Nel progetto Officina dei Teatranti sono coinvolti 40 detenuti e 20 detenute, tutti inseriti in un percorso di formazione e inclusione attraverso i mestieri del teatro - ha dichiarato Battista - Più del 60% dei detenuti coinvolti non è rientrato in carcere. Molti ci seguono da liberi per continuare il progetto e formare altri detenuti. Ad Arienzo, istituti penitenziario capofila del progetto, è nato un festival sul teatro in carcere, che ha attratto un pubblico di 2000 persone, coinvolgendo il territorio circostante attraverso l'attività culturale che, dall'interno del carcere, si è estesa all'esterno».
    "Officina dei Teatranti" nasce, infatti, come una filiazione del Progetto Teatro Inclusivo dell'Associazione Polluce, un laboratorio teatrale stabile dedicato alla formazione delle arti sceniche (teatro, scenografia e creazione di costumi) avviato proprio nella Casa di reclusione De Angelis di Arienzo (CE), rivolto a detenuti (anche ai domiciliari) e ad ex detenuti.
    «Fortunatamente il sistema del welfare è cambiato. Ora si pensa anche a creare sviluppo e sostenere processi produttivi. La bontà del progetto "Officina dei Teatranti" è indubbia - afferma Lucia Fortini, assessore alle Politiche Sociali, Giovanili e dell'Istruzione della Regione Campania - come Regione Campania crediamo fortemente nel fatto che lavoro e cultura possano essere strumenti di recupero e inclusione sociale. C'è bisogno che questo modello venga seguito anche da altri istituti penitenziari, anche oltre i nostri confini. C'è ancora tanto stigma sociale per quanto riguarda la situazione delle persone detenute, persone fragili, e l'idea alla base di questo progetto che porta, attraverso l'arte e lo spettacolo 'abbattere le pareti' e non solo in senso figurato, è un passo importante in quest'ottica". Il progetto si inscrive in un contesto più ampio di impegno associativo in tema di prevenzione e contrasto al bullismo e alla povertà educativa e per la promozione della cultura della legalità.
   

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