"Non mi sono mai definito
antifascista perché non ritengo utile definirmi tale. Non è
richiesto da nessuna norma della Costituzione, da nessuna legge,
e il fascismo è finito cento anni fa. Non si può essere anti
qualcosa che non esiste più". Lo ha detto il generale Roberto
Vannacci - candidato della Lega alle Europee - alla
presentazione del suo libro. "Cosi come nessuno ritiene di
dichiararsi antinapoleonico duecento anni dopo - ha aggiunto - ,
ritengo strumentale dirsi antifascista rispetto a un periodo
storico finito cento anni fa".
Quanto alla protesta inscenata da una trentina di attivisti a
Napoli, "non capisco perché non vengono in sala in pace, io sono
per il confronto civile, li ascolterei e mi confronterei con
loro. E comunque no, non temo per la mia incolumità e non mi
sento accerchiato. Ringrazio i contestatori, li invito a venire
in questa sala a manifestare le loro idee, non mi sono mai
sottratto al confronto. Ma questo invito che faccio non ha mai
successo. Non mi sento accerchiato ma mi preoccupa il contesto
che si è venuto a creare".
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