Sono circa 50 le opere dell'artista
Roxy in the Box esposte a Napoli nello spazio su strada dello
Studio Trisorio in Via Carlo Poerio. Si potrà visitare fino al
22 giugno la personale dal titolo 'Social Pop Mirabilia' che
propone acrilici su tela, lightbox, neon, sculture e
installazioni video, un vero universo pop dove giochi di parole
provocatori ed ironici invitano il pubblico a riflettere sulla
vita e sulla sua casualità e dove i titoli delle singole opere
sono già l'opera stessa.
"Ad esempio 'Conchiglia conchistai' - spiega l'artista
napoletana- è una collezione di piccole statuine che
rappresentano l'incontro del mare con la terra, o viceversa.
Ogni statuetta è una rappresentazione poetica
dell'imprevedibilità della vita, dove ciò che ci capita spesso è
il risultato di incontri casuali ed imprevisti. 'Pensati in
Bocca', invece, è una serie di dipinti che esplorano il rapporto
complesso tra cibo e significato emotivo. Così nel dipinto della
zeppola di San Giuseppe la frase 'Stato di Grazia' invita a
riflettere sul potere del cibo, quello di portarci momenti di
comfort e di soddisfazione. Cibo che diventa oggi erroneamente
un alleato nella lotta contro la solitudine e il vuoto
interiore".
'Ritorno al Futuro' invece è un'opera che ha origine circa 10
anni fa,"quando mi imbattei in una valigia colma di fotografie
abbandonate raccolte poi da me in un album te trasformate in
iconiche rappresentazioni". Così, il volto anonimo di una
persona sconosciuta è diventato il protagonista di famosi poster
del circo di Moira Orfei, di David Bowie, di John Travolta, o
della pubblicità degli anni '80 delle Big Babol. "E un'ode alla
memoria e alla possibilità di rinnovare il passato attraverso
nuove interpretazioni".
L'opera composta da un dipinto e da una statua che raffigura la
Venere di Milo esprime una critica al patriarcato e al
maschilismo. "E' un lavoro rivolto soprattutto a quei musei dove
ancora oggi la percentuale di donne artiste che espongono è
bassa" nota Roxy invitando il pubblico femminile a firmare la
statua della Venere, trasformandola così in un'opera corale,
simbolo di solidarietà e di resistenza.
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