La piccola speranza di andare in
Conference League non modifica l'idea di base del Napoli e di De
Laurentiis: cambiare profondamente tutto, sia in campo che nello
staff. Il presidente del club azzurro non vede l'ora di chiudere
domenica con il match con il Lecce una stagione negativa per
mettersi a lavorare alla ricostruzione della squadra con il
nuovo ds Giovanni Manna. L'esperto del mercato internazionale e
dei giovani sarebbe pronto a dare l'addio alla Juventus per
cominciare con De Laurentiis un'estate lunga e difficile, che
dovrà partire dal nuovo allenatore.
Dopo i tre fallimenti in panchina di quest'anno, Garcia,
Mazzarri e Calzona, il club azzurro cerca ora una panchina
sicura e segue tre strade. In pole c'è Gasperini, che è sulla
panchina dell'Atalanta dal 2016 e quest'anno l'ha portata alla
prossima Champions League, alla finale di Coppa Italia e,
soprattutto, alla finale di Europa League che si gioca mercoledì
contro il Leverkusen. A Napoli si sonda la voglia del tecnico
torinese di cominciare una nuova avventura in una squadra di una
grande città, pronta a investire sul mercato.
Ma in corsa per la panchina azzurra ci sono anche Stefano
Pioli, che sarebbe sul punto di salutare il Milan che guida dal
2019 per cominciare una nuova scalata verso la Champions League
da Napoli, e il tecnico Vincenzo Italiano, che punta a vincere
la Conference League e salutare Firenze nel trionfo.
Da non sottovalutare, però, l'abilità di De Laurentiis di
muoversi con riservatezza: basti pensare a come lo scorso anno
scelse a sorpresa di tutti Rudi Garcia. Si vedrà a breve,
comunque, quale sarà la prima mossa del presidente in un'estate
fatta di addii e nuovi arrivi.
Domenica Osimhen saluterà il Maradona per fare incassare 130
milioni al club probabilmente da parte del Paris Saint Germain,
anche se sui suoi passi c'è pure il Chelsea. Il primo obiettivo
resta quindi la prima punta, così come di tenere in azzurro
Kvaratskhelia, che ha fatto innamorare il Psg che lo metterebbe
in campo al posto di Mbappe. De Laurentiis potrebbe cedere a
offerte sopra gli 80 milioni, ma intanto lavora al rinnovo di
contratto, aumentando l'attuale stipendio di 1,4 milioni del
georgiano. Poi arriva il momento di scelte per Di Lorenzo,
Raspadori, Simeone e Mario Rui: dopo l'anno storto spesso le vie
di giocatori e club si separano naturalmente e il Napoli, anche
in questo caso, è pronto a ricostruire.
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