Associazioni e cittadini
mobilitati contro la chiusura della linea Napoli-Baiano. Domani
è infatti in programma una manifestazione nella zona della
stazione di Porta Nolana alla quale parteciperanno le realtà che
raggruppano i pendolari, Legambiente Campania e Federconsumatori
Campania.I manifestanti si incontreranno alle 16.30 nello spazio
adiacente la stazione per "chiedere - si legge in una nota
diffusa da Federconsumatori - un'inversione di rotta immediata e
per protestare contro l'attuale gestione di quella che fu una
ferrovia dal glorioso passato oggi fatta a brandelli". In
particolare, a scatenare le proteste è stata la decisione di Eav
di procedere alla chiusura della linea Nola-Baiano per quasi tre
mesi. "L'utilizzo di pullman sostitutivi - spiega il presidente
Federconsumatori Campania Giovanni Berritto - dovrebbe essere
un'eccezione in casi di straordinarietà. Non riusciamo a credere
per davvero che una linea cruciale come la Nola-Baiano possa
chiudere per tre mesi e tutto ciò che può mettere in campo
l'Ente Autonomo Volturno sia qualche bus sostitutivo con
capienza limitata, percorrenze più lunghe e che di fatto
costringeranno i tantissimi pendolari e possessori di
abbonamenti a fare da sé, andando a congestionare il traffico".
"Restiamo allibiti - continua Berritto - di come l'Eav gestisca
criticità come la sospensione di una linea per un periodo così
lungo o la chiusura di uno snodo chiave per gli equilibri
regionali come il Centro Direzionale, tirando fuori solo la
formula del bus sostitutivo. Si tratta di un esempio emblematico
di come il trasporto su ferro è gestito in questa regione: un
assets fondamentale per la sostenibilità, la mobilità
sostenibile e per depressurizzare i centri città ancora una
volta depotenziato senza visione di insieme, senza senso di bene
collettivo e al contempo trasformando parte di esso in un
costoso mezzo di trasporto per far pagare parecchi euro ai
turisti. E il fatto che la dirigenza cerchi insistentemente
giustificazioni o motivi per scaricare la colpa a qualcun altro
di tali inefficienze non ci fa ben sperare per il futuro".
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