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Conte spinge il Napoli e avvisa la squadra,'amma faticà'

Conte spinge il Napoli e avvisa la squadra,'amma faticà'

"Sarà una bellissima esperienza, ho grande voglia di viverla"

NAPOLI, 07 giugno 2024, 19:06

Redazione ANSA

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Conte, ho voglia di vivere esperienza Napoli,  'amma faticà ' © ANSA/AFP

Conte, ho voglia di vivere esperienza Napoli, 'amma faticà ' © ANSA/AFP

(di Francesco Tedesco) "Amma fatica'". Antonio Conte comincia con un messaggio chiaro la sua avventura sulla panchina del Napoli: bisogna lavorare. Lavorare duramente. E' questa la sua regola base, che pronuncia davanti alle telecamere del club, in lingua napoletana.
    Il tecnico azzurro, in attesa della presentazione ufficiale che ci sarà nei prossimi giorni in città, ha parlato oggi soprattutto dei suoi sentimenti legati alla città, che da meridionale, e leccese, capisce profondamente. "Se mi dicono Napoli - spiega Conte - mi vengono in mente tante cose. E' una delle città più belle al mondo e il popolo napoletano è un popolo di passione. So che sarà una bellissima esperienza, calcistica e di vita, e ho grande entusiasmo e voglia di viverla".
    Il tecnico sugella in video il suo amore per la città, un feeling di cui ha parlato diverse volte con il presidente del Napoli de Laurentiis in passato e che ora si prepara a vivere, con un contratto fino al 2027. Un triennio ampio, in cui Conte sa di dover in primo luogo ricostruire l'ambizione per l'alta classifica, con una rivoluzione che comincia dall'impegno in allenamento e in campo di una squadra che quest'anno è sembrata annebbiata. La fatica e la costruzione muscolare sono due aspetti notoriamente cari al tecnico, che spreme fino al massimo le energie dei suoi calciatori. Conte è pronto a farlo anche a Napoli, preparandosi ad un'esperienza che egli stesso definisce imperdibile: "avendo l'opportunità di fare questo mestiere da allenatore o calciatore, vivere un'esperienza al Napoli è unica e chi ha il privilegio di poterla fare deve assolutamente fare questa esperienza", dice.
    E pensare che Napoli è una città che il tecnico ha sempre vissuto da avversario, a cominciare dagli anni in cui lo stadio si chiamava San Paolo e in campo c'era Diego. Il 5 novembre del 1989 il Lecce se la giocò ma perse 3-2 dai partenopei: "Lo Stadio Maradona - ricorda Conte - mi evoca un bellissimo ricordo, Napoli-Lecce, quando ebbi il privilegio di marcare Maradona. Abbiamo perso 3-2 alla fine per il gol di Carnevale, però il ricordo più grande è quello del mio primo gol in Serie A, nella partita al Maradona in cui marcavo Maradona. Marcavo lui e all'occorrenza cercavo di andare in attacco e per me fu una grandissima soddisfazione".
    Grandi soddisfazioni che il Napoli vuole ora tornare a vivere, dopo il grande campionato dello scudetto: il lavoro del duo Conte-Manna è proprio finalizzato a costruire una squadra nuova, in grado di restituire ai tifosi quelle emeozioni. Le voci di mercato parlano del possibile arrivo di Lukaku al posto di Osimhen, ma anche di Gimenez dal Feyenoord al posto di Simeone.
    Conte vuole trattenere Kvaratskhelia, tentato dal super ingaggio del Psg e dal giocare la Champions; tratta anche Chiesa, ma vuole anche capire se si possono valorizzare talenti azzurri come Cajuste e Ngonge, ma anche Lindstrom. Il lavoro da fare è tanto e Conte lo afferma come messaggio per i napoletani: "Ai tifosi - conclude - c'è da dire una sola cosa, ma non solo ai tifosi, a tutto l'ambiente napoletano: amma faticà!"
   

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