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A Napoli il giallo del latte di mandorla, un sospettato

A Napoli il giallo del latte di mandorla, un sospettato

E' un falso tassista, fermato per aver narcotizzato una turista

NAPOLI, 12 luglio 2024, 20:22

Redazione ANSA

ANSACheck
Intossicate dopo aver accettato latte di mandorla da sconosciuto - RIPRODUZIONE RISERVATA

Intossicate dopo aver accettato latte di mandorla da sconosciuto - RIPRODUZIONE RISERVATA

Potrebbe essere giunto a una svolta il giallo della vicenda delle sette persone rimaste intossicate a Napoli dopo aver bevuto del latte di mandorla che gli era stato offerto da uno sconosciuto. Una persona è stata portata in caserma e sottoposta a fermo, ma - secondo le poche informazioni che trapelano - non in modo specifico per questo episodio ma per un altro e di diversa natura, una rapina. Gli accertamenti svolti successivamente avrebbero fatto cadere su di lui anche il sospetto di essere l'uomo del latte di mandorla, un'accusa che però finora non gli è stata formalizzata.
    L'inquietante vicenda, che ha provocato anche un certo allarme sociale, risale ai giorni scorsi e si è consumata in un'area a ridosso del centro storico di Napoli. Come detto, sette le persone sicuramente vittime dell'uomo. Tre sono il titolare di un negozio di surgelati di via Foria, sua figlia e una commessa: hanno raccontato di essersi sentite male dopo aver ingerito il latte di mandorla offerto da uno sconosciuto.
    Ricoverati all'ospedale Pellegrini, sono stati dimessi poco dopo. Nello stesso ospedale i carabinieri erano intervenuti qualche giorno prima per il caso di quattro donne di 49, 22, 20 e 29 anni, tutte commesse di un discount di piazza Poderigo, giunte in ospedale per una presunta intossicazione. Anche loro si sarebbero sentite male dopo aver ingerito il latte di mandorla, portato nel negozio da un uomo che non conoscevano.
    Sono state tutte dimesse.
    E' probabile che l'uomo abbia messo nel latte di mandorla del sonnifero, o comunque una sostanza volta a stordire chi lo beveva. Ma perché? Una delle ipotesi è che volesse rapinare i negozi visitati, ma in nessun caso le vittime hanno perso conoscenza, accusando il malore solo più tardi. Ed infatti dagli esercizi non risulta sia stato portato via niente.
    Resta dunque da capire i motivi del gesto, ma prima ancora si tratta di identificare chi l'ha compiuto. Diverse persone l'hanno visto bene in faccia e sui social è stato anche diffuso un fermo immagine di un filmato, ripreso da una telecamera interna ad un bar, di un uomo che viene indicato come colui che ha compiuto il gesto. Probabilmente sono anche queste testimonianze che hanno spinto gli investigatori a ipotizzare che un cinquantenne fermato per rapina qualche giorno fa possa essere anche l'uomo del latte di mandorla.
    Il fermato in questione è un napoletano del centro storico che, fingendosi un tassista, avrebbe caricato un'anziana turista al molo Beverello, poi l'avrebbe narcotizzata, rapinata e abbandonata in zona Poggioreale. E' accusato di rapina aggravata e lesioni personali aggravate e domani ci sarà l'udienza di convalida del fermo. Che si tratti, però, anche del responsabile dell'intossicazione, ancora non è certo: tant'è vero che, almeno finora, non risulta siano stati adottati nei suoi confronti provvedimenti anche per i due episodi del latte. Cosa che però potrebbe accadere proprio in sede di udienza di convalida.
    I Carabinieri della Compagnia Centro e Stella (coordinati dalla sezione sicurezza urbana, procuratore aggiunto Pierpaolo Filippelli) stanno svolgendo indagini ad ampio raggio per trovare riscontri all'ipotesi investigativa. Gli accertamenti sono tuttora in corso.
   

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