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Donna morta a Ischia, il compagno ha scelto di non salvarla

Donna morta a Ischia, il compagno ha scelto di non salvarla

Si è recato nel luogo dell'incidente ma non ha fatto nulla

NAPOLI, 17 luglio 2024, 17:39

Redazione ANSA

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Nella nottata tra sabato e domenica scorsi si è recato nel luogo dove Marta Maria Ohryzko, ancora in vita, era caduta, fratturandosi una caviglia. Ma non l'ha aiutata, non ha chiamato i soccorsi e, anzi, se n'è andato lasciando che morisse da sola, in una lenta agonia. Emerge anche questo dalle indagini dei carabinieri di Ischia che, coordinati dalla Procura di Napoli (IV sezione, "fasce deboli della popolazione", sostituto procuratore Alfredo Gagliardi e procuratore aggiunto Raffaello Falcone) hanno portato al provvedimento di fermo nei confronti del 40enne di nazionalità russa Ilia Batrakov, compagno della vittima.
    Oggi il gip di Napoli Fabio Provvisier ha convalidato il fermo notificato lunedì scorso e disposto il carcere per l'indagato che è arrivato addirittura a negarle la possibilità di potersi recare nel centro di igiene mentale dov'era in cura.
    Il reato contestato è di maltrattamenti nei confronti della compagna, con l'aggravante di avere commesso il fatto in danno di una persona con problematiche psichiatriche e con crudeltà, maltrattamenti, inoltre, aggravati anche dall'evento morte. Dalle indagini è emerso che Ilia Batraklov ha deliberatamente ignorato tutte le richieste d'aiuto della compagna che, alla fine, è deceduta per cause che verranno alla luce nel corso dell'esame autoptico già disposto dagli inquirenti e previsto per domani. La Procura e i carabinieri sono ancora al lavoro per fare piena luce sulla vicenda e non si esclude che la posizione dell'indagato possa aggravarsi nei prossimi giorni.
   

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