''La domanda non è come mai sia
collassato un ballatoio della vela celeste, ma come mai sia
accaduto soltanto adesso. E come mai non venga giù tutto, visto
lo stato di totale abbandono della struttura. E nel descrivere
il dramma, come se servisse il gancio narrativo per raccontare
una tragedia annunciata, si continua a citare Gomorra, senza
capire che Gomorra ha provato a portare attenzione,
un'attenzione che non avete voluto dare''. Lo scrive Roberto
Saviano sul suo profilo Instagram.
''Ma di che parliamo! Il decreto Caivano ha trattato come
fosse criminalità il disagio sociale, la marginalizzazione, la
mancanza di infrastrutture, la povertà educativa oltre che la
povertà economica. Il Governo, con il decreto Caivano, a noi che
apparteniamo a quella terra, ha detto una cosa semplice: siete
tutti una grande Gomorra e la vostra rinascita - aggiunge lo
scrittore -, il vostro riscatto a noi non interessano. Ricordate
il titolo del Mattino dopo il terremoto del 1980? Ecco, qui
avete fatto tardi. Anzi, non siete ancora nemmeno arrivati.
Avete, come fate sempre, sputato su chi fa, su chi prova a
raccontare, e questo è stato il massimo dell'azione che vi siete
concessi.
E allora vi domando: dove siete stati in tutti questi anni? Cosa
avete fatto per Scampia, oltre a scrivere che è stata infangata?
Cosa avete fatto per gli abitanti di Scampia oltre a dire che
non meritavano di essere accostati ai clan e alla faida che ha
devastato il loro quartiere e marchiato le loro vite? Cosa avete
fatto per rendere la periferia di Napoli non più un ghetto?
Perché questa cosa va detta chiaramente, va urlata perché tutti
sappiano: la periferia di Napoli è un enorme ghetto che circonda
il centro della città, che si sente assediato. I napoletani dei
quartieri "alti" si lamentano finanche dell'esistenza di una
metropolitana che collega Piscinola e Scampia al Vomero, che
vorrebbero chiuso in una campana di vetro, via chi può rovinare
l'idillio. Io, a 26 anni, a portare attenzione e luce su un
quartiere devastato ci ho provato e ho avuto la vita rovinata.
Voi, esattamente, cosa avete fatto?'', conclude lo scrittore che
invita i lettori a leggere il resto del suo pezzo sul Corriere
della sera.
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